In Spagna non potranno più circolare nelle aree pedonali e sui marciapiedi
La Spagna ha varato una stretta nella circolazione dei monopattini elettrici. Dal 2 gennaio, la DGT (l’agenzia governativa responsabile delle politiche stradali) ha introdotto nuove regole che impediscono a questi veicoli di mobilità dolce di transitare sui marciapiedi, nelle aree pedonali, ma anche in altri punti cittadini, come i tunnel urbani e gli incroci, oltre che sulle strade extraurbane e, ovviamente, sulle tangenziali e le autostrade.
Una persona sola, non oltre i 25 km/h. Le nuove norme puntano a migliorare, rendendola più sicura, la convivenza nelle città iberiche tra i pedoni e gli utenti dei monopattini elettrici. Quest’ultimi non possono superare i 25 km/h di velocità, trasportare più di una persona e chi li usa è soggetto alla stessa regolamentazione valida per gli altri veicoli a motore; ciò significa, per esempio, che ora il conducente può essere sottoposto al test dell’etilometro qualora venga fermato dalla polizia.
Verso l'obbligo dell'assicurazione. La Spagna, come altri Paesi, sta fronteggiando le problematiche sorte con il proliferare dei monopattini elettrici e il loro utilizzo sovente improprio e pericoloso: una pratica dovuta in alcuni casi all’assenza di regole specifiche, ma in altri, come Quattroruote ha testimoniato, all’ignoranza e alla mancata applicazione delle norme vigenti. Restando in Spagna, solo a Barcellona, nel 2020, sono state registrate oltre 8 mila denunce per uso improprio del monopattino elettrico. Adesso chi sgarra rischia una multa fino a 500 euro. Il governo spagnolo, tra l'altro, prevede di normare in modo ancor più dettagliato le condizioni utilizzo di questi mezzi: il prossimo passo dovrebbe essere l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria. I monopattini elettrici dovranno anche avere una carta di circolazione, che ne attesti la confomità ai regolamenti tecnici nazionali e internazionali, e un manuale d'uso, ma per questi due requisiti è stata stabilita una moratoria di due anni che consenta ai costruttori di adattarsi agli standard fissati in materia.
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