I conducenti di auto a guida automatizzata potranno guardare video e film
Nel Regno Unito i conducenti di auto con tecnologie per la guida automatizzata potranno guardare film in marcia, se il Parlamento darà il via libera alle proposte di modifica dell’Highway Code (il Codice della strada inglese) portate avanti al termine di una consultazione pubblica. Le nuove regole potrebbero essere effettive già dalla prossima estate e fanno discutere, anche se il dipartimento dei Trasporti ha precisato che, attualmente, sulle strade britanniche “non sono ammesse auto ‘self-driving’” e che le prime pronte all’uso “potrebbero arrivare entro l’anno”, mentre le tecnologie disponibili oggi sono “di assistenza” e presuppongono che il guidatore mantenga sempre il controllo del veicolo.
Con Alks, in autostrada. La notizia fa scalpore ma è necessario chiarirne i contorni, a partire dalle condizioni tecniche e dai limiti previsti da questa modifica. Le automobili autorizzate sono quelle che il governo inglese ha definito legalmente classificabili come “self driving”, previa omologazione locale. E si tratta di vetture con funzioni Alks (Automated Lane Keeping System), in grado cioè di marciare da sole al centro della corsia fino a una velocità massima di 60 km/h in autostrada. In pratica, la fruizione di contenuti dinamici sarà consentita solo mentre si viaggia in colonna su strade a scorrimento veloce, su vetture - di fatto - dotate di sistemi di assistenza di livello 3.
Niente smartphone, solo display integrati. Si stabilisce poi che il guidatore può guardare video su display integrati nella plancia, mentre è esplicitamente vietato l’uso degli smartphone. In una nota del Dipartimento, si legge infatti che è autorizzata la visione di contenuti “non correlati alla guida” su “built-in display screens” (schermi installati a bordo) quando il veicolo ha il controllo, ma “rimarrà illegale l’uso di telefonini” anche in modalità di guida automatizzata attiva. Tale distinzione è doverosa per una semplice ragione: il guidatore deve essere pronto a prendere il controllo quando richiesto (per esempio nel momento in cui imbocca un’uscita), e quindi nelle condizioni di poter visualizzare gli avvisi forniti dalla vettura.
Non chiamatela guida autonoma. Il quadro delineato non autorizza, dunque, a parlare di guida autonoma ma solo di guida automatizzata. Ed è, come detto, lo scenario previsto dal livello 3 della scala Sae e dai requisiti Unece R-157, che il Regno Unito si appresterebbe ad autorizzare su strade pubbliche. Con una regolamentazione ancora in divenire: “il governo prevede di disporre di un quadro normativo completo entro il 2025”, si legge ancora nella nota del dipartimento dei Trasporti. Dietro alla misura c’è anche una ratio economica. Secondo l’esecutivo, lo sviluppo di guida automatizzata potrebbe creare circa 38 mila nuovi posti di lavoro altamente qualificati all'interno dell'industria britannica, che varrebbero, in base alle stime di Downing Street, 41,7 miliardi di sterline (circa 50 miliardi di euro) entro il 2035. Le modifiche all’Highway Code erano state sottoposte a pubblica consultazione – principalmente online - dall’1 al 29 marzo del 2021, raccogliendo 3.210 pareri da parte di imprese, cittadini e organizzazioni.
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