A Capodanno arriva la tradizionale stangata
Come ogni anno il Ministero dei Trasporti procede con l'adeguamento dei pedaggi autostradali. Dal primo gennaio gli automobilisti italiani dovranno sottostare a un incremento medio del 2,74%, ma i più colpiti risulteranno quelli del Nord Italia, per la precisione di Piemonte e Lombardia, con tassi di crescita delle tariffe anche a doppia cifra. Per la Milano Serravalle i prezzi al casello aumenteranno del 13,91%, mentre per la Torino-Milano l'aumento si fermerà all'8,34%. Peggio toccherà a chi percorrerà l'Aosta-Morgex: +52,69%.
Pedaggi adeguati agli investimenti. Per il calcolo degli aumenti dei pedaggi il Ministero ha tenuto conto soprattutto degli investimenti effettuati dalle società concessionarie. In particolare sono stati presi in considerazione gli importi sostenuti tra il primo ottobre del 2016 e il 30 settembre del 2017 nella misura di 755,9 milioni, di cui 487,6 milioni riconosciuti ai fini della remunerazione. La differenza di 268,225 milioni di euro non genera invece alcun incremento sulla base di quanto stabilito dalla convenzione stipulate a partire dal 2007. Ovviamente, il Ministero spiega nel dettaglio i motivi alla base dei forti incrementi concessi per esempio alla concessionaria della Torino-Milano e della Milano Serravalle. L'aumento remunera "in particolar modo gli investimenti di adeguamento e potenziamento della rete eseguiti. Nello specifico l'incremento della Torino - Milano è da ricondursi in misura pari a 6,64% al parametro legato agli investimenti di adeguamento della terza e quarta corsia per 474 milioni nel periodo 2013-2017. Parimenti l'incremento della Milano-Serravalle è da ricondursi in misura pari al 10,32% agli investimenti di adeguamento e potenziamento diffusi sull'intera tratta per 188 milioni nel periodo 2013-2017. In aggiunta la variazione di Serravalle-Milano recepisce altresì gli effetti delle misure di contenimento tariffario adottati negli anni precedenti in considerazione della situazione congiunturale".
Nessuna variazione per poche tratte. L'aggiornamento delle tariffe riguarda 23 società concessionarie, nonché Teem, Pedemontana Lombarda e BreBeMi, il cui concedente è la Regione Lombardia tramite Concessioni Autostrade Lombarde (CAL) Spa, ma in alcuni casi il pedaggio non subisce alcuna variazione. È il caso dell'Asti-Cuneo, del Consorzio Autostrade Siciliane (A20 Messina-Palermo, A18 Messina-Catania e Siracusa-Gela), di Centro Padane (A21 Piacenza-Brescia), dell'Autocamionale della Cisa e della Società Autostrade Valdostane (A5).
Rincari in linea con l'inflazione per il 50% della rete. Per oltre la metà dell’intera estensione autostradale le variazioni riconosciute risultano comunque in linea con il tasso d’inflazione corrente. Si tratta per esempio delle tratte gestite da Autostrade per l’Italia, gestore, tra le altre, della A1 Milano-Napoli, che ha ottenuto un incremento di solo l'1,51%. Altre autostrade soggette a elevati livelli di traffico veicolare vedranno aumenti simili o comunque con scostamenti minimi. Ativa, gestore di un tratto dell'A5 che collega Torino con il Traforo del Monte Bianco, potrà aumentare i pedaggi dell'1,72%, l'Autostrada del Brennero dell'1,67%, le Autovie Venete (titolare della concessione della Serenissima) dell'1,88%, la Sat (A12) dell'1,33%, la Pedemontana Lombarda dell'1,7% e il Tronco dell'A21 gestito dalla Satap dell'1,67%. Incrementi sostanzialmente minimi per Concessioni Autostradali Venete (Passante di Mestre) con un +0,32% o per l'Autostrada dei Fiori con un +0,98%, mentre in alcuni casi si supera, anche di parecchio, la media nazionale: +5,71% per la Sitaf (Traforo del Fréjus), +4,69% per la BreBeMi, +4,31% per la Tangenziale di Napoli,, +2,79% per la Torino - Savona, +2,7% per la Tangenziale Est Esterna Milano, +2,08% per la Brescia-Padova e +2,1% per la Società Autostradale Ligure Toscana.
Pesano anche i processi legali. Per alcuni tratti il Ministero ha attribuito la decisione di aumentare i pedaggi a "specifiche circostanze". La Rav, gestore dell'autostrada di collegamento tra Aosta e il traforo del Monte Bianco, aumenterà i pedaggi di ben il 52,69% con la tratta Aosta Ovest–Morgex di 31,4 chilometri, che costerà così agli automobilisti 8,4 euro e non più 5,6 euro. La Strada dei Parchi, concessionario dei collegamenti tra Roma e l'Abruzzo, potrà incrementarli del 12,89% e Autostrade Meridionali (Napoli-Salerno) del 5,98%. "Le variazioni derivano direttamente dal riconoscimento di pronunce giudiziarie su ricorsi attivati dalle società", ha spiegato il Ministero dei Trasporti. "Tali incrementi recepiscono peraltro recuperi di adeguamenti relativi a esercizi precedenti. L’eventuale inottemperanza alle disposizioni giudiziarie avrebbe esposto l’Amministrazione a un aggravio di oneri. Ad ogni modo l’incidenza di tali incrementi risulta comunque circoscritta per via del limitato volume di traffico interessato (complessivamente 4,45% del totale della rete). Infatti i volumi di traffico delle tratte interessate sono rispettivamente pari a: 0,11% per Rav, 2,35% per Strada dei Parchi, 1,99% per Autostrade Meridionali".
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