Urban Suv a confronto
La posizione di guida rialzata, la possibilità di aver un campo visivo più lungo, la sensazione di sicurezza e di maggior vivibilità dell’abitacolo sono alcune delle qualità che hanno spinto un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo verso le B-Suv. Un pubblico che, spesso, rinuncia senza problemi alla trazione integrale sia per una questione di costi sia perché, in fondo, si sta parlando di veicoli urbani. La scelta di modelli è così ampia e articolata che non è facile trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Per restringere il campo eliminiamo quelli con una maggior propensione fuoristradistica, trascuriamo i più economici ed evitiamo i più lussuosi. Fra quelli che restano, abbiamo deciso di concentrarci su due auto con parecchie affinità, che costituiscono le due facce della stessa medaglia: la Renault Captur, costruita sulla base della Clio, e la Opel Mokka, sviluppata partendo dalla Corsa. Due urban crossover, simili anche stilisticamente, che possono contare sulla spinta di turbodiesel di media cilindrata, dalle indubbie qualità. Quello della Mokka è il nuovo 1.6 da 136 CV, per la Captur, invece, la scelta è ricaduta sul 1.5 dCi.
Caratteristiche. La Opel ha ingombri leggermente maggiori e pesa circa 120 kg in più, un aspetto che si paga al distributore. D’altro canto massa e dimensioni importanti aiutano a far sembrare la Suv tedesca molto più concreta e sostanziosa. La crossover transalpina è sicuramente più leggera, ma si è anche risparmiato di più, soprattutto a livello di allestimenti interni, mentre le plastiche impiegate sulla Mokka sono più belle da vedere e più gradevoli al tatto. Dal punto di vista della praticità e della funzionalità, invece, convince di più la Captur. Per esempio, la gestione dei comandi sulla console centrale è più semplice e sicuramente meno confusa rispetto alla Opel. Oltre al display del sistema multimediale R-Link, che include la telecamera, collocato più vicino al conducente anche per favorire le funzioni touch, c’è solo la plancetta del climatizzatore automatico monozona, con la quale si prende subito confidenza. La radio si gestisce con il tradizionale satellite sul piantone dello sterzo dietro il volante, dove di solito trova posto la chiave d’accensione. Sicuramente scomodi per tutti, invece, i tasti della funzione Eco e del cruise control, fuori portata, anche visiva, sul tunnel tra i sedili anteriori. Quanto a spazio, i due abitacoli si equivalgono, ma la Captur si distingue per la flessibilità. Il ruolo chiave lo gioca il divanetto posteriore scorrevole, fisso sulla Mokka. Si può arrivare a una capacità di carico di 436 litri, ma rinunciando ai tre posti. Comodo, poi, il piano posizionabile su due altezze. Una chicca, infine, i rivestimenti dei sedili asportabili, per la sostituzione o il lavaggio, con comode zip. La Mokka risponde con sedute più accoglienti di pelle tecnica antisporco e un sistema di ribaltamento della panchetta posteriore più funzionale.
Come vanno. Punto di forza per la Suv tedesca è il nuovo 1.600, che mette sul piatto una manciata di cavalli in più e maggior disponibilità di coppia, un'impressione solo in parte confermata dai numeri del nostro Centro prove, che, al contrario, ha rilevato una certa pigrizia in ripresa in quinta e sesta marcia, a beneficio del contenimento dei consumi. Rispetto al precedente motore si apprezza comunque un miglioramento, non sufficiente però ad avvicinare le percorrenze medie della rivale (15,8 km/litro contro 17,5). La Captur è più nervosa e reattiva alle sollecitazioni, l’altra dà risposte più filtrate, ma ha un allungo decisamente più brillante e meglio sfruttabile. Soffrono entrambe le sconnessioni molto marcate dell'asfalto, soprattutto all’altezza dei posti posteriori. Chi è ospitato dietro sulla Mokka, superati i 110 orari, avverte anche un significativo disturbo acustico, in larga parte imputabile al rotolamento dei pneumatici. Nel complesso, però, le nostre crossover sono comode. La tedesca è relativamente più morbida ed è incline a coricarsi in curva, la Captur vira più piatta ed è più sincera, anche per merito dello sterzo, che trasferisce un miglior feedback. Curiosamente la francese, pur avvantaggiata dalle dimensioni più contenute, è meno agile in manovra, a causa dell'abbondante diametro di sterzata. Va infine sottolineato che i tecnici d'Oltralpe non hanno ancora rimediato a una criticità già emersa in occasione di prove precedenti e cioè all'azione troppo brusca del controllo di stabilità nelle manovre d'emergenza, specie su fondo bagnato. Nei test dinamici assai più rassicurante il comportamento della Mokka.
In sintesi. La somma delle stelle della nostra pagella, sia pure di misura, è a favore della Captur. Fra le molte voci ce n'è una che conta più delle altre e che da sola può far pendere la bilancia tutta dalla sua parte: stiamo parlando del prezzo. Di solito si assiste a un certo livellamento tra modelli concorrenti e le eventuali differenze sono compensate giocando con gli allestimenti. In questo caso, invece, la Captur punta molto sulla competitività e il listtino è tra i più bassi nella categoria. La Mokka va nella direzione opposta: di base la sua famiglia allestimenti è più cara e le sue quotazioni tendono a lievitare ulteriormente se la si equipaggia di tutto punto. A ben vedere, nella pratica di tutti i giorni, le sfidanti del nostro confronto svolgono lo stesso servizio senza differenze sostanziali, anche se al volante della Mokka si ha la netta sensazione di viaggiare su un'auto di classe superiore. E come spesso accade sono i dettagli a fare la differenza e a orientare le scelte degli automobilisti. Di certo, nell'abitacolo della Suv tedesca ci si sente più coccolati.
Marco Ghezzi
(Prova su strada ripresa da Quattroruote di settembre 2015)
Pregi e difetti
Pregi
Qualità costruttiva. Di pregio i materiali impiegati per arredare l'abitacolo, molto curate la finitura e gli assemblaggi. Grande attenzione anche ai dettagli.
Difetti
Ripresa. Soffre parecchio da bassa velocità in V e VI marcia. Per avere una buona risposta, occorre scalare abbastanza frequentemente, specie quando la strada sale.
Pregi
Prezzo. Molto competitivo, anche in rapporto alla soddisfacente disponibilità di accessori. L'allestimento R-Link della nostra prova offre di serie anche il navigatore satellitare.
Difetti
Visibilità. I voluminosi montanti anteriori la limitano agli incroci e sui tornanti. Campo visivo ridotto anche attraverso il piccolo lunotto. Utile la telecamera.
Dati & prestazioni
- OPEL Mokka 1.6 CDTI Ecotec 136 4x4 S
- RENAULT Captur 1.5 dCi 8V 110 CV S
Pagelle
- OPEL Mokka 1.6 CDTI Ecotec 136 4x4 S
- RENAULT Captur 1.5 dCi 8V 110 CV S
- OPEL Mokka 1.6 CDTI Ecotec 136 4x4 S
- RENAULT Captur 1.5 dCi 8V 110 CV S
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