
Prove su strada
Alfa Romeo 33
Fedele alla tradizione di Arese
L'erede dell'Alfasud racchiudeva in quattro metri una meccanica molto particolare, a partire dal motore boxer anteriore, come la trazione, che proponeva consumi "buoni anche ad andatura sostenuta". Ecco la nostra prova delle 1.3 e 1.5 Quadrifoglio Oro dell'agosto 1983
All'inizio degli anni Ottanta, andata in pensione l'Alfasud, ad Arese serviva una nuova berlina da famiglia. La meccanica dell'Alfasud, però, era ancora valida, così si decise di riprendere il suo pianale, parte della meccanica e i motori boxer per creare la sua erede: l'Alfa 33. Design firmato Ermanno Cressoni e un nome d'impatto, derivato da quello dell'iconica 33 Stradale: fu subito un successo e nei suoi 12 anni di carriera dalle linee di Pomigliano d'Arco ne uscirono quasi un milione di esemplari. Noi la provammo nel 1983, quando arrivò sul mercato, in due delle versioni più interessanti: la 1.3 e la 1.5 Quadrifoglio Oro. Ecco la nostra prova completa delle due versioni, pubblicata sul numero di agosto 1983.