La Mitsubishi ASX, modello che risale al 2009 e sottoposto a un primo restyling nel 2015, si è aggiornata con il model year 2020 introducendo gli stilemi già visti su altri modelli della Casa. In particolare, il frontale ha adottato paraurti, mascherina e gruppi ottici ridisegnati, che ricordano l'impostazione del pick-up L200, esaltando l'anima off-road della Suv compatta giapponese (disponibile nelle versioni a trazione anteriore o 4WD). Si tratta del Dynamic Shield che è diventata una vera e propria firma del marchio, con listelli cromati verticali che si uniscono ai gruppi ottici a Led e alla mascherina. Anche al posteriore troviamo fari a Led ridisegnati, oltre alle protezioni metalliche integrate nei paraurti. Per la carrozzeria sono state introdotte le nuove tinte Red Diamond, Sunshine Orange e Oak Brown. Gli interni della ASX sono rimasti fedeli all'impostazione precedente, al di là delle finiture modificate. Gli aggiornamenti si sono concentrati sull'infotainment, con un display centrale che è passato da 7 a 8 pollici introducendo la navigazione TomTom sugli allestimenti più ricchi. Il corredo elettronico di sicurezza prevede frenata automatica di emergenza, Automatic High Beam, Blind Spot Warning, Rear Cross Trafic Alert e Lane Change Assist. All'interno il peso degli anni si sente un po' di più: design ed ergonomia non sono all'ultimo grido. Però è migliorata la qualità dei materiali utilizzati per la parte superiore dell'abitacolo. Quanto ai motori, non c’è scelta. In Europa l’unica opzione è il benzina 2.0 Mivec 16 valvole aspirato, che può essere abbinato al cambio manuale o all'automatico INvecs-III Cvt e alla trazione anteriore o integrale. Sono usciti di scena, quindi, l’1.6 Mivec della precedente generazione e le vecchie motorizzazioni diesel.
Come va. Il motore denominato “4J11” ha una potenza di 150 CV e coppia di 195 Nm, che garantiscono una discreta verve di marcia. Lo testimonia anche il cronometro: con cambio manuale e trazione anteriore lo 0-100 km/h è coperto in 10,2 secondi, 2 in meno che in passato, mentre per il 120-140 km/h ne servono 13,7 (prima erano 17”). Al di là dei numeri, il nuovo motore vanta un'erogazione generosa e lineare lungo tutto l'arco di utilizzo. Abbiamo provato una ASX equipaggiata con cambio automatico Cvt e trazione integrale disinseribile (quando attivata, trasferisce fino al 50% della coppia al retrotreno). Lo sterzo ha una taratura improntata al confort più che alla prontezza, come testimonia la sua discreta demoltiplicazione. Nonostante i cerchi da 18”, le sospensioni filtrano bene le imperfezioni del manto stradale, anche se sui tratti più sconnessi si nota un certo molleggio di rimbalzo: in compenso, in curva l'assetto rimane composto, senza coricamenti eccessivi. Per quanto riguarda il cambio a variazione continua, per ottenere uno stile di guida piacevole bisogna gestire l'acceleratore senza troppa foga. In questa maniera la trasmissione si comporta bene e garantisce una marcia confortevole, turbata solo dai fruscii aerodinamici provenienti dai retrovisori laterali. Volendo, il cambio simula pure sei rapporti fisici, richiamabili con le palette al volante: funziona discretamente, a patto di non pretendere scalate estreme e di chiudere un occhio sul passaggio automatico al rapporto (virtuale) superiore.