La Mercedes-Benz EQ Concept appena presentata al Salone di Parigi segna un momento storico per la Casa tedesca. L'introduzione della piattaforma elettrica a emissioni zero su cui saranno sviluppati i futuri modelli coincide infatti con l'annuncio della nascita del brand dedicato EQ (Electric Intelligence), che si occuperà della mobilità di domani sia per quanto riguarda le vetture sia per i servizi a esse collegati. Il primo esemplare di serie della gamma EQ debutterà sul mercato entro il 2020 e deriverà in maniera diretta dalla concept vista a Parigi, confermando così l'intenzione di affrontare la mobilità elettrica partendo dal segmento delle Suv.
Nuovo concetto di mobilità. Connected, autonomous, shared and electric: sono questi i quattro pilastri su cui si baserà il nuovo concetto di auto e di mobilità secondo Mercedes-Benz. Per questo motivo il brand EQ si occuperà delle vetture, ma anche delle WallBox, dei sistemi di storage per le abitazioni, dei servizi di car sharing e di tutto quello che riguarda l'esperienza dei clienti e la connettività. Anche i servizi già esistenti legati alle infrastrutture di ricarica pubblica e al mondo dei modelli elettrici già in commercio saranno spostati sotto il controllo del nuovo brand.
L'electro-look dei modelli EQ. Per la prima concept della nuova era, la Mercedes-Benz ha scelto la formula della Suv sportiva. Gli elementi stilistici fondono la tradizione con soluzioni inedite, come quella dei gruppi ottici e del motivo grafico del frontale Black Panel con tecnologia Led. A Stoccarda lo definiscono "electro-look", destinato a caratterizzare tutti i modelli con una iniezione di personalità e dinamismo pensata per attrarre le nuove generazioni. La pulizia dell'insieme è esaltata dall'assenza di maniglie esterne e tergicristalli, mentre la fiancata è dominata dai cerchi da 21".
Una nuova interfaccia di bordo. Gli interni sono stati completamente ripensati con un design asimmetrico della plancia. Al guidatore è infatti dedicato il display principale da 24" totalmente personalizzabile e sono presenti esclusivamente comandi touch, anticipando così la nuova interfaccia utente che sarà proposta dai modelli EQ. Citando la tradizione, gli unici comandi classici rimasti sono quelli per la regolazione dei sedili, tipicamente Mercedes. La scelta delle tinte Electric blue, White e Rose gold per le finiture viene replicata nella grafica dei sistemi di bordo, identificando differenti modalità di guida e diversi livelli di informazioni. Ognuno dei quattro passeggeri può contare su un singolo sedile di pelle e su un sistema di diffusori audio dedicati, oltre allo schermo Tft per le due sedute posteriori, anche se l'impostazione degli spazi rimane simile a quella dei veicoli tradizionali.
Powertrain modulare da 500 km di autonomia. La nuova piattaforma modulare di alluminio e fibra di carbonio integra il powertrain con due motori elettrici, disposti sui due assi per offrire la trazione integrale, strutturato per offrire fino a 300 kW e 700 Nm totali. Le batterie al litio da "oltre 70 kWh", realizzate dalla Accumotive, sono disposte sul pavimento e garantiscono fino a 500 km di autonomia, mentre i 100 km/h vengono raggiunti da fermo in meno di 5 secondi. L'intero progetto è scalabile, in modo da adattarsi alle varie tipologie di veicoli che la Casa tedesca offrirà in futuro, siano esse berline, Suv, coupé o altro.
100 km di autonomia in 5 minuti. Per quanto riguarda la ricarica degli accumulatori, la nuova piattaforma supporterà lo standard europeo Combined Charging System (CCS), con l'obiettivo di passare dagli attuali 50-150 kW ai 300 kW nel medio termine. L'obiettivo è quello di garantire 100 km di autonomia con un tempo di ricarica di appena 5 minuti.
La guida autonoma. Uno degli elementi chiave della "Generation EQ" sarà la guida autonoma, che sfrutterà le mappe HERE per offrire la massima accuratezza e la rappresentazione 3D degli ambienti urbani e dei punti di interesse. L'auto sarà in grado di percorrere autonomamente tutte le tipologie di percorso e, grazie alla strategia "sensor-fusion", sarà possibile integrare tra loro i segnali provenienti sia dai sensori di bordo sia dal mondo esterno, complice la tecnologia Car-to-X, che permetterà di dialogare con altri veicoli e con le infrastrutture.
Lorenzo Corsani
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