Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Diario di bordo

Lancia Delta
Una settimana con il 1.600 a gasolio

SFOGLIA LA GALLERY

Introduzione. La Delta è una vecchia conoscenza che conserva tuttora soluzioni intelligenti e originali, abbinate a prezzi effettivi di vendita che sono interessanti, soprattutto per le versioni d’attacco. La nostra, invece, è una 120 CV Gold, al top della gamma. Questa Lancia ha il passo di 6 cm più lungo di un’Audi A3 cinque porte, rispetto alla quale è lunga 25 cm in più, superando di poco i quattro metri e mezzo. Sostanzialmente, è lunga quanto una Golf Station, però nella Delta lo sbalzo della carrozzeria è più evidente all’interiore che nella zona del bagagliaio. L’allestimento Gold esalta uno dei maggiori punto di forza della Delta, che è quello della raffinatezza dei materiali nell’abitacolo: sull’esemplare guidato, per esempio, i sedili e la plancia sono rivestiti con la pelle Poltrona Frau.

Day 1. Risalgo sulla Delta dopo qualche anno e ritrovo subito le cose buone di questo modello: la buona abitabilità per chi siede dietro, l’ampio bagagliaio (ampliabile facendo scorrere il divanetto posteriore, ma con la soglia di carico alta) e le finiture curate, in particolare in questo allestimento di punta caratterizzato dal rivestimento di pelle dei sedili e della plancia. Plancia che tradisce la stretta parentela della Delta con la cugina Fiat Bravo, da cui deriva. L’impostazione dei comandi è quella delle medie del gruppo Fiat di qualche anno fa, con sistema multimediale con pregi e difetti. Ancora valida la gestione vocale Blue&me del cellulare, mentre l’interfaccia di radio e navigatore è ormai datata. Non a caso sulla Giulietta tutto l’impianto è stato sostituito con il recente sistema sviluppato per le Chrysler e adottato anche sulla 500 L. Roberto Boni, redazione Tecnica

Day 2. A proposito d’interfaccia, anche la strumentazione non è chiarissima: la grafica un po’ ricercata non favorisce la perfetta visibilità e a colpo d’occhio non è sempre chiara l’indicazione della velocità. Piccoli e poco leggibili per chi porta occhiali da lettura anche i caratteri del display centrale, con i dati del computer di bordo. Dati che dopo un utilizzo su autostrada, città e statale ad andatura tranquilla (media generale 50 km/h) sono confortanti, con il consumo medio fermo a 5,5 litri/100 km e un autonomia di 860 km dopo un percorso di 250. Certo non abbiamo spremuto il 1.600 a gasolio, restando sempre tra i 1.200 e i 2.000-2.500 giri accarezzando l’acceleratore, così da non far mai accendere la spia che suggerisce di cambiare marcia. Invece, accelerando a fondo il motore mostra una buona progressione fin verso i 4.000 giri, senza però arricciare l’asfalto. E questo ci porta a considerare come la gommatura da 18 pollici sia fuori luogo sulla Delta, di cui si può dire tutto tranne che sia sportiva: probabilmente saranno ben pochi i possessori di questa versione della media Lancia che apprezzeranno le doti stradali dei pneumatici 225/40, mentre la maggior parte ne avvertirà la rigidezza sugli ostacoli e rimpiangerà gli economici 16 pollici al momento di cambiarli. Roberto Boni, redazione Tecnica

Day 3. Lo spazio a bordo è abbondante, anche se le poltrone e il divano, generosamente imbottiti, sono tanto voluminosi da togliere un po’ di spazio. La prima sensazione a bordo è piacevole, merito del colpo d’occhio complessivo e dei materiali utilizzati. Sono alto 185 cm e avrei gradito che l’escursione del sedile fosse maggiore d’uno o due centimetri, giusto per allungare maggiormente le gambe nei lunghi viaggi. Appena sceso da una Giulietta, noto come la seduta della Delta sia più alta rispetto a quella dell’Alfa, una scelta che favorisce l’accessibilità e la visibilità, ma che conferisce anche una strana postura, un po’ galleggiante sopra la generosa imbottitura. Altra differenza che emerge presto tra le due vetture è il miglior confort offerto dalle sospensioni dell’Alfa Romeo sulle piccole asperità della strada: paradossale considerati i marchi e la diversa vocazione. Il diverso comportamento è tecnicamente spiegabile con la modernità del pianale Giulietta rispetto a quello, direttamente derivato dalla Bravo, che viene ancora impiegato dalla Lancia. Un modello che, in altri paesi europei, porta sulla mascherina il marchio Chrysler. Noto che il cerchio anteriore destro, dal design grintoso, ha perso il coprimozzo.
Emilio Brambilla, redazione Tecnica

Day 4. Considerata la notevole stazza della Delta il consumo è una piacevole sorpresa: con poca città e una guida adeguata alla pioggia battente col motore che raramente oltrepassa i 2.000 giri/min (in sesta si è a 120 km/h), la media è stata di 5,7 l/100 km. Il dato del “Trip B”, relativo ai 3.000 km percorsi in precedenza, era di 7,5 l/100 km. A proposito di pioggia, a volte (pulviscolo sollevato dagli altri veicoli o pioggia debole) il tergicristallo automatico è troppo pigro e tarda a mettersi in movimento, costringendo a inserire manualmente la battuta continua. Il 1.600 diesel con 120 CV e 300 Nm fa sentire un po’ troppo la sua rombosità nell’abitacolo durante le variazioni di regime, tipiche della marcia in città e sulle statali. Anche se il propulsore non è più all’ultimo grido per il suo pesante basamento di ghisa preso in prestito dal 2.000, si tratta sempre di un motore che svolge egregiamente il suo compito, garantendo una spinta immediata e regolare ai bassi e medi regimi, ben coadiuvato dal cambio manuale a sei marce, dotato di una buona manovrabilità. Nelle code s’apprezza il pronto e deciso innalzamento automatico dei giri motore appena si solleva il pedale della frizione, il che rende possibile affrontare la marcia stop and go a passo d’uomo senza dover premere l’acceleratore senza timori di spegnimenti del motore. Sfuggente la manopola, minuscola e con la superficie cromata che offre poca presa (la gomma c’è, ma è troppo sottile e vicina alla superficie), con la quale si deve inserire, lettera per lettera, la destinazione per attivare il sistema di navigazione. Un impianto con interfaccia vecchia maniera, inferiore rispetto al sistema dell’Alfa Romeo Giulietta 2014 dalla quale siamo scesi. Emilio Brambilla, redazione Tecnica

Day 5. Sulla nostra Delta 1.6 Multijet 120 CV, in allestimento di punta Gold (prezzo 26.750 euro, gli altri sono Iron, Silver e Business), spiccano le minigonne e i paraurti in tinta carrozzeria, e il doppio terminale di scarico cromato. Nell’abitacolo la prima cosa che noti è la plancia parzialmente rivestita di pelle: fa parte del Pack pelle Frau, che include anche i sedili (peraltro, di serie, l’allestimento Gold prevede già la pelle traforata). Indubbiamente un tocco chic, in un ambiente spazioso, che offre sempre il pratico - e raro nella categoria - divano scorrevole sdoppiato. Il sedile è ben regolabile - lo schienale è dotato di rotella - mentre al centro il cuscino sembra sempre un po’ troppo bombato. Diamo un’occhiata al sistema d’infotainment, con l’Instant Nav premium con mappa dell’Europa: il monitor non è touch, e si gestisce tramite i tasti e la rotella di destra, per la conferma della selezione. Non brilla per rapidità d’uso e soluzioni scenografiche. Troppo lontani dal posto guida, poi, i tasti di settaggio dei menu del display quadro strumenti, quasi a ridosso del passeggero. Un po’ piccoli, inoltre, i pozzetti portaoggetti sul tunnel (è presente il classico freno a mano). Su strada la Delta si conferma comoda e rassicurante. Il motore è un po’ rumoroso a freddo e ai regimi medio-bassi, ma si fa perdonare per la buona disponibilità a girare in basso (per contro, inutile insistere oltre i 3.500-4.000 giri). Ciò consente di sfruttare anche in città le marce alte, con effetti benefici sui consumi. Non manca mai, comunque, lo spunto giusto. Il cambio, un manuale a sei marce, ha buona manovrabilità, e innesti un po’ lunghi. Comoda la funzione City dello sterzo, dal carico più leggero, ma che può essere sfruttata anche nella marcia cittadina, e non solo in fase di parcheggio (a proposito, qui i sensori posteriori sono di serie). Andrea Stassano, redazione Prove su strada

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Lancia Delta - Una settimana con il 1.600 a gasolio

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it