Il 29 agosto 1997 fu prodotto l'ultimo dei 238.647 esemplari della Opel Calibra: si trattava di una Last Edition di colore nero, oggi di proprietà di Opel Classic e spesso esposta ai principali eventi del marchio. La Opel festeggia in questi giorni i 25 anni dalla nascita della Calibra, una coupé che fece sensazione quando fu presentata al Salone di Francoforte del 1989.
I motori. Molti la ricorderanno per il suo design avveniristico, che le valse un Cx di appena 0,26 e che ne decretò il successo commerciale, ma anche le scelte tecniche rispecchiavano l'intenzione di offrire un prodotto dai grandi contenuti. Ai clienti fu infatti offerta la sceltra tra la trazione anteriore e quella integrale, e tra i motori 2.0 otto valvole da 115 CV (il più venduto, con 130.000 preferenze) e 2.0 16 valvole da 150 CV, ai quali si aggiunsero poi il 2.0 Turbo 204 CV, il 2.0 da 136 CV e il 2.5 V6 da 170 CV.
Figlia della prima Vectra. Motori e parte del progetto derivavano dalla berlina Vectra, così come alcune componenti degli arredi interni. Molto apprezzata dai clienti era la spaziosità dell'abitacolo, che grazie al portellone poteva offrire fino a 980 litri di spazio per i bagagli rinunciando alle sedute posteriori.
Prestazioni e impieghi agonistici. I dati tecnici dicono molto dell'efficenza della Calibra: la otto valvole, dalla potenza tutto sommato contenuta, toccava i 203 km/h, mentre la "16 v" raggiungeva i 223 km/h, a fronte di consumi medi di 7,7 l/100 km. La Calibra fu impegnata con successo anche nelle competizioni in pista, sia nel DTM con la quattro cilindri sia nell'ITC con la V6, che vinse il Campionato nel 1996 con Manuel Reuter.
Lorenzo Corsani
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