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Industria e Finanza

Dieselgate Volkswagen
Azioni in caduta libera dopo lo scandalo diesel

Azioni in caduta libera dopo lo scandalo diesel

Il risveglio del "day after" ha i contorni di un incubo: all'indomani delle scuse pubbliche (espresse a titolo personale) di Martin Winterkorn per lo scandalo diesel negli Usa, i titoli della galassia Volkswagen hanno aperto nel peggiore dei modi sulla Borsa di Francoforte. Porsche Holding SE e Volkswagen AG - tanto le azioni privilegiate quanto le ordinarie - viaggiano intorno al -20%, dopo aver raggiunto un picco negativo del -25%.

Oltre 15 miliardi di euro in fumo. Un autentico terremoto, che ha distrutto in un sol colpo decine di miliardi di euro di capitalizzazione. Per riscontrare un altro tonfo del genere, bisogna risalire all'ottobre del 2008: con l'apertura odierna, la flessione del titolo da inizio anno raggiunge un valore vicino al -30%.

Il "trucco" per l'omologazione. Questo "diesel-gate" che rischia di minare alle basi la fiducia degli americani nel marchio - e più in generale nei motori a gasolio - è esploso per via di un software installato deliberatamente allo scopo di ridurre le emissioni in fase d'omologazione. Un programma, spiega l'Epa, che mette in funzione i controlli sulle emissioni soltanto durante i test, disattivandoli poi nella guida normale. Con conseguente impennata degli scarichi nocivi, da 10 a 40 volte superiori al consentito, stando ai primi riscontri in mano all'agenzia.

Gli analisti puntano il dito contro Winterkorn. La dimensione della vicenda s'è intuita immediatamente: la discesa in campo di Winterkorn, e la sottolineatura "personale" delle sue scuse, sono un messaggio indirizzato ad analisti e azionisti. Nel suo ruolo di vertice, si comincia a ragionare negli ambienti della finanza, l'ad non poteva essere all'oscuro di una simile decisione.

Una bomba scoppiata alla vigilia della riunione del board. La Volkswagen, che ha annunciato la massima collaborazione con l'ente, ha già disposto un'inchiesta esterna, senza però fornire ulteriori dettagli sul partner che ha scelto per seguirla. La questione, del resto, è delicatissima, e riguarda da vicino lo stesso Winterkorn: caso vuole che per venerdì prossimo sia attesa l'approvazione del rinnovo del suo contratto fino al 2018 da parte del consiglio di sorveglianza. Quella che fino a ieri era considerata una formalità, potrebbe diventare una questione molto più spinosa.

Fabio Sciarra

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