Ebit rettificato in progresso dell'11% (a 1,5 miliardi di euro), utile netto al +34% (641 milioni), con il dato rettificato che riflette l'andamento: +27% a 671 milioni. Si apre con questi dati, relativi al primo trimestre, il 2017 del Gruppo FCA. Che migliora sensibilmente anche sul fronte dei ricavi netti (+4%, a 27,7 miliardi), e soprattutto del margine operativo, salito al 5,5%.
Consegne pressoché stabili. Meno impetuosa si conferma la crescita delle consegne, con un incremento di appena 14 mila unità (+1%, a 1,145 milioni), mentre risultano negativi (per fattori dovuti alla stagionalità del capitale di funzionamento, spiega il costruttore) l'andamento dell'indebitamento netto industriale (salito da 4,59 a 5,11 miliardi) e quello della liquidità complessiva, scesa, per operazioni di riduzione dell'indebitamento lordo, da 24,05 a 21,16 miliardi.
Confermati gli obiettivi 2017. Contestualmente all'annuncio dei risultati, è arrivata un'ulteriore conferma sulle previsioni: FCA ha ribadito gli obiettivi per l'anno in corso, con ricavi netti tra 115 e 120 miliardi, Ebit rettificato oltre i 7 miliardi, utile netto rettificato oltre i 3 miliardi e indebitamento netto industriale sotto la soglia dei 2,5 miliardi di euro.
Titolo oltre i 10 euro, Moody's migliora l'outlook. Una notizia che Piazza Affari ha dimostrato subito di gradire: mercoledì il titolo ha chiuso al +9,33%, risollevando l'indice Ftse Mib (+0,15%) e superando la soglia dei 10 euro per azione (10,5 euro). Livelli che FCA non aveva mai raggiunto dallo scorso marzo, e che costituiscono un primo riscontro all'upgrade di Moody's, che ha elevato da "stabile" a "positivo" l'outlook sul titolo.
Giù il Nordamerica: mancano le berline. Andando ad analizzare le operazioni nelle singole regioni, si scopre quanto ancora sia significativa la flessione dell'area Nafta (-6%, a 609 mila unità), dove pesa ancora l'uscita di scena delle berine Dodge Dart e Chrysler 200 (ancora senza eredi), il ricambio generazionale della Jeep Compass e la flessione delle vendite alle flotte. Stabili, invece, i volumi in America Latina (-1%, a 101 mila unità), mentre risultano in forte crescita le aree Emea (+12%, a 340 mila unità) e Asia-Pacifico (+25%, a 66 mila unità).
Maserati, margine in doppia cifra. Da sottolineare, ancora una volta, le performance di Maserati: le consegne sono quasi raddoppiate (+89%, con un totale di 11.900 unità, contro le 6.300 del Q1 2016), l'Ebit rettificato è passato da 16 a 107 milioni di euro, e l'andamento del margine riassume tutta la forza della Levante, che ha contribuito in maniera determinante a portarlo dal 3,1% dell'anno scorso all'11,3% attuale, con un progresso di 820 punti base.
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