Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Primo contatto

Mercedes-Benz
Al volante della GLC Coupé

SFOGLIA LA GALLERY

Per dirla in modo semplice, la Mercedes GLC Coupé è la risposta di Stoccarda alla BMW X4. Come la GLE Coupé, più grande, lo era rispetto alla X6. Sostanzialmente è la versione più sportiveggiante della GLC, con una linea che ormai sa quasi di classico: una specie di crossover alta e grande, ma molto filante e con una forte vocazione da coupé nonostante le quattro porte. Rispetto alla GLC, è sette centimetri più lunga (arriva a quota 473), più bassa e più larga di quattro. Insomma, a parte il frontale, sempre contraddistinto dalla grande griglia diamantata, esteticamente è tutta un'altra cosa. Ma la sostanza? In effetti non mancano nette differenziazioni anche nel carattere e dunque nella guida.

Come va. Innanzitutto lo sterzo è più diretto e poi si trova un assetto un po' più basso e sportivo, di serie fin dalla versione base (cosa che in parte spiega la differenza di prezzo di circa 5.000 euro tra le versioni d'attacco della coupé e della Suv). In realtà, però, la vera novità rispetto alla GLC sta nelle sospensioni a richiesta. Oltre a quelle pneumatiche dell'Air Body Control, utili per alzarla da terra (di 15 millimetri) in caso di percorsi impervi, debutta il Dynamic Body Control adattivo (sarà disponibile per tutte le GLC). Insieme con il Drive Select e le sue cinque modalità di guida selezionabili, permette di godersi al massimo le potenzialità stradali della GLC coupé, che sono davvero notevoli.

Per il primo test, abbiamo guidato da Torino verso la Val d'Aosta, alternando autostrada e percorsi alpini (fino al colle di Joux per arrivare a Saint Vincent) l'unica versione a benzina disponibile: la 250 da 211 CV. Il quattro cilindri rivela presto il suo bel sound e la capacità di prendere giri rapidamente, allungando fino a 5.500 giri. Si abbina perfettamente all'automatico 9G-Tronic. Il sistema di trazione integrale lavora in totale autonomia per garantire la massima trazione anche in uscita dai tornanti. In salita si sente un po' la mole, ma tutto sommato il piacere di guida è tanto e il "piccolo" due litri non si trova mai in affanno. Il problema, casomai, è un altro: con una guida un po' impegnata i consumi salgono e dopo il primo tratto il computer di bordo segna 8 km/litro.

Per il secondo giro ci mettiamo al volante di una 250d, con il turbodiesel da 204 CV. Silenzioso e privo di vibrazioni, ha il suo maggiore pregio nell'abbondanza di coppia: 500 newtonmetri da 1.600 giri, contro i pur buoni 350 del benzina. Alla guida, sempre accompagnata dall'ottimo automatico, le differenze sono minime. Grande prontezza e minore allungo, ma grinta quanta se ne vuole. Soprattutto se si seleziona Sport plus per ottenere risposte più rapide dell'acceleratore e del cambio, oltre a un assetto più rigido. Alla fine la media risulta nettamente migliore, sui 12 km/litro.

Andrea Sansovini

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Mercedes-Benz - Al volante della GLC Coupé

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it