Incidente del bus sull'A16
Indagine anche sul cedimento della barriera

Il pullman precipitato domenica scorsa dal viadotto "Acqualonga" sull'autostrada A16 era in avaria: è questa una delle direzioni in cui si stanno muovendo gli inquirenti incaricati di stabilire le cause della tragedia. La Polizia Stradale ha recuperato lungo la strada parti del veicolo che farebbero pensare a un cedimento della trasmissione. Una delle ipotesi al vaglio è che l'autista, rimasto senza freni, abbia cercato di rallentare la corsa dell'autobus scalando ripetutamente marcia. Una tesi che troverebbe riscontro anche in alcune dichiarazioni dei feriti, che hanno parlato di un botto. In ogni modo bisognerà stabilire in che stato di manutenzione si trovava il pullman: il fatto che fosse stato da poco revisionato non basta a chiarire la sequenza dell'eventuale cedimento meccanico. Anche per questa ragione il titolare dell'azienda di trasporti, Gennaro Lametta, fratello del conducente deceduto, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Avellino.

Dubbi sul viadotto. Gli inquirenti, tuttavia, stanno battendo anche un'altra pista. Lo testimonia il fatto che anche due tecnici di Autostrade per l'Italia sono stati indagati. In queste ore stanno emergendo alcuni elementi che portano a pensare che ci possa essere stata qualche manchevolezza nei lavori di riqualificazione che hanno interessato, verso la fine del 2012, il tratto dell'A16 dal km 27 al 50, in entrambi i sensi di marcia. Non si spiega altrimenti il fatto che le barriere abbiano ceduto in un punto, al km 33, che secondo le carte dovrebbe essere stato rimesso in piena efficienza solo qualche mese prima. Per questi lavori, che hanno riguardato non solo l'A16, ma anche altri tratti (A14, A23, A26, A27 e A30), sono stati richiesti oltre 21 km di barriere H4, le più sicure, per un totale di oltre 20 milioni di euro di appalto complessivo. Adesso i sopralluoghi stanno permettendo di identificare i punti deboli della tratta e capire se ci sono state carenze strutturali oppure mancanze sulla manutenzione. E qualcuno sta anche utilizzando google maps per una effettuare una ricognizione virtuale del tratto autostradale prima della sciagura.

Cosimo Murianni