La società che ha rilevato la quota di maggioranza della De Tomaso esce allo scoperto. Si tratta della Carl Luxury Investment, controllata italiana del gruppo cinese Hotyork Investment Group. La notizia è stata diffusa dallo studio legale che cura gli interessi della cordata d'investitori finanziari asiatici, i quali hanno comunque già maturato esperienze nel settore automotive.
Posti di lavoro assicurati. In una nota il partner cinese ha sottolineato di credere nel piano finanziario presentato dalla famiglia Rossignolo e di avere intenzione di mantenere la produzione negli stabilimenti italiani, garantendo tutti i posti di lavoro. Una rassicurazione che fa tirare un sospiro di sollievo ai 900 lavoratori della fabbrica di Grugliasco e ai circa 200 della sede ex-Delphi di Livorno attualmente in cassa integrazione. Il gruppo asiatico "utilizzerà la propria rete commerciale - spiega il presidente Qiu Kunjian - per rafforzare la rete distributiva, non solo cogliendo le opportunità e potenzialità del mercato cinese, ma puntando a un'estensione globale a livello internazionale".
Operativo nei prossimi giorni. "Ora stiamo lavorando per finalizzare gli ultimi dettagli - ha proseguito il numero uno del gruppo - e rendere operativo l'accordo entro i prossimi giorni: alla fine di questo processo amministrativo la De Tomaso potrà tornare a investire tutte le proprie energie nella produzione di auto di qualità per il mercato globale". Il vicepresidente della De Tomaso, Gianluca Rossignolo, coglie l'occasione per tirare una stoccata alle istituzioni al nostro sistema paese: "È singolare che un gruppo estero importante giudichi positivamente un'azienda che in Italia non è stata compresa in tutte le sue potenzialità e per le opportunità che può creare. Dover cercare i capitali esteri è quanto meno curioso".
Roberto Barone
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