
Prove su strada
Bentley Continental GT
Una reggia da 317 all’ora
La granturismo inglese riesce a coniugare grandi prestazioni da supercar con un confort all’altezza delle tradizioni della Casa. Ecco il nostro test del 2004
Se i cultori del marchio Bentley temevano che i nuovi padroni di Wolfsburg - proprietari del costruttore inglese dal 1998 - potessero annacquare un po' lo spirito aristocratico dei suoi modelli, l'arrivo della Continental GT fugò qualsiasi timore. La prima generazione della nuova granturismo era inconfondibilmente Bentley, e non soltanto per la profusione di pelle e radica di altissima qualità. E questo nonostante gran parte della meccanica, trasmissione e sospensioni in primis, fosse quella dell'Audi A8, dalla quale derivava pure il W12, però rielaborato e assemblato nella fabbrica di Crewe. Un motore in grado di garantire prestazioni di grande rilievo, a partire dalla velocità massima di 317 km/h. Ciononostante, questa vettura non può essere considerata una vera sportiva: le esigenze del confort - e del lusso - qui prevalgono sempre e comunque su quelle del dinamismo, nel pieno rispetto delle tradizioni della Casa. Come potete leggere nella prova su strada uscita nel fascicolo di Quattroruote dell'ottobre 2004, che ripubblichiamo.