
Prove su strada
Alfa Romeo 33
Integrale on demand
La media del Biscione, in versione berlina e Giardinetta, era disponibile anche con le quattro ruote motrici inseribili. Una soluzione interessante, già adottata dalla Subaru. Ecco la prova delle due varianti di carrozzeria con motore boxer 1.5 da 95 CV, pubblicata nel settembre 1985
L'Alfa Romeo è stata tra le prime a puntare sulla trazione integrale inseribile, caratteristica della 33 Giardinetta, uno dei modelli del Biscione di maggior successo degli anni 80. La station, firmata da Pininfarina, venne presentata al Salone di Francoforte del 1983. Ecco la nostra prova su strada, pubblicata sul numero di settembre 1985.
In questi ultimi anni la diffusione delle 4x4 è stata tale che, oggi, quasi tutte le Case hanno in listino vetture del genere sia a trazione integrale inseribile che permanente. Quest'ultima è quasi un'esclusività, almeno nella grande serie, dei costruttori tedeschi, mentre la prima è quella più diffusa perché più facilmente realizzabile e meno costosa. L'Alfa Romeo è stata tra le prime in Europa a credere in tale soluzione e nel 1982 con la collaborazione di Pininfarina l'ha applicata alla meccanica Alfasud. Il progetto si è poi concretizzato sulla 33 attualmente disponibile nelle versioni giardinetta e berlina da noi provate. Esse adottano il noto Boxer da 1,5 litri di 95 CV e raggiungono rispettivamente i 172 e 171 km all'ora. Costano, chiavi in mano, 19.071.000 e 18.206.000 lire.