
Prove su strada
Alfa Romeo
Junior 1.2 Hybrid Speciale, anima brillante
Le poche modifiche alla piattaforma condivisa ne fanno un'auto di carattere: accelerazione e ripresa sono di riferimento tra le B-Suv. E il tre cilindri è pure parco
Chiariamolo subito. Diversamente dalla Junior Veloce (l'elettrica da 280 cavalli che abbiamo provato sul fascicolo di agosto 2024), su questa versione ibrida, come del resto sulla Bev da 156 cavalli, all'Alfa Romeo non hanno avuto grandi margini di manovra rispetto alla piattaforma di partenza. Che è la Cmp: per intenderci, quella di Jeep Avenger e Fiat 600, oltre che delle cugine francesi. Su questo punto, nei forum di appassionati si sono scatenate le discussioni se questa sia o meno una vera Alfa. Detto che non c'è nulla di male nel condividere (buone) basi meccaniche, come da decenni sta dimostrando il gruppo Volkswagen, il punto è poi essere in grado davvero di dare carattere a ciascun marchio e modello. Sulla Junior ci sono riusciti, e non solo per le forme della carrozzeria o per l'abitacolo ricco di riferimenti iconici al Biscione: anche nella guida quest'auto si distingue dagli altri modelli Stellantis. E lo si nota fin dalle prime curve...