
Prove su strada
Toyota C-HR
Spina o mia cara
La giapponese conquista il powertrain Phev: dotata di una cavalleria corposa, è piuttosto briosa, ma non si distingue per l'efficienza quando si marcia con la batteria scarica
L'originalità – condensata in una linea personalissima e, perciò, pure abbastanza divisiva – è sempre stata il marchio di fabbrica della Toyota C-HR: fin da quando la giapponese è apparsa sul proscenio (era il 2016), l'effetto wow è stato assicurato. E la tradizione non s'è persa nemmeno con la seconda generazione, ora pure in veste di Phev: sotto le taglienti forme un po' da Suv e un po' da coupé, si nasconde il powertrain ricaricabile della Prius. Quanto alla classica motorizzazione ibrida full (vedere la prova sul numero di dicembre 2023), può ovviamente contare su un listino più basso: la 1.8 Hev (140 CV) parte da 34.700 euro, la 2.0 Hev (197 CV) da 40.400...