
Prove su strada
Kia Sorento
Auto ok, norme flop
Più di 4 mila chilometri al mese, per tre mesi, con l'imponente Suv coreana. Che è spinta dal motore giusto per le esigenze dei clienti, ma sbagliato per chi fa le regole
Tanti lettori ci chiedono come mai non facciamo più le prove di durata che hanno contribuito alla leggenda di Quattroruote, quelle dove le automobili più improbabili venivano torturate su distanze infinite in pièce de résistance implacabili per la macchina e spesso pure per l'essere umano chiamato a mettersi al volante. La risposta è banalmente tecnica: l'affidabilità raggiunta dalle vetture moderne è tale che la tenuta del mezzo meccanico si misura non più sui chilometri, come accadeva una volta, bensì sul tempo: oggi la sfida è sull'obsolescenza tecnologica dell'elettronica, non sulla solidità della meccanica (questo peraltro non significa che marchiani sbagli di progettazione nell'hardware, vedi il caso Stellantis PureTech, non accadano più: ma si tratta di eccezioni, un tempo che un motore si sbrindellasse senza neppure vedere i 100 mila sul contachilometri era la norma)...