Industria e Finanza

La ritirata di Russia

Dopo aver aperto fabbriche in un mercato ritenuto promettente, ora le Case occidentali e asiatiche si trovano alle prese con una delicata exit strategy. Piena di costi e d'incognite

di Rosario Murgida, Andrea Stassano |
  • Le dure sanzioni economiche, commerciali e finanziarie applicate dai governi occidentali al regime di Putin, in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina, hanno scatenato una reazione da parte del Cremlino.   
  • Nel mirino è finito anche il settore dell’automotive, che in Russia conta una massiccia presenza di stabilimenti stranieri. Delicata sembra essere, in particolare, la situazione delle fabbriche del gruppo Renault.       
  • La prospettiva di una guerra lunga e il deterioramento dei rapporti tra Mosca e l’Occidente fanno sì che il destino degli impianti russi delle Case europee e asiatiche sia in bilico. Vi spieghiamo com’è la situazione e che cosa potrebbe succedere.

Per visualizzare questo contenuto nel migliore dei modi ti suggeriamo
di aggiornare il tuo browser all’ultima versione disponibile.

Aggiorna il browser