
Scenari
Gigafactory
Un affare da grandi
Il caso Britishvolt evidenzia le difficoltà che l'intera Europa deve affrontare per creare una rete di fabbriche di batterie, ridurre la dipendenza dalla Cina e contrastare il protezionismo degli Usa. Soltanto i colossi possono superare gli attuali ostacoli operativi
Si dice, spesso e volentieri, che tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare, ma nel caso delle gigafactory europee bisognerebbe parlare di un oceano: il proposito della UE di ridurre la dipendenza dalla Cina nelle produzioni di batterie per le auto elettriche si scontra infatti con un percorso sempre più irto di ostacoli. L'Europa non si trova stretta solo tra il dominio, forse incontrastabile, della Cina e il protezionismo varato dagli Stati Uniti con l'Inflation reduction act (Ira), ma deve anche affrontare un contesto finanziario non agevole per iniziative "capital intensive" come le gigafactory. Lo dimostra, pur con le sue peculiarità britanniche, la Britishvolt.