Scenari

Effetto Brexit

Regole d'ingaggio: match serrato

L'accordo sulle Bev prodotte in Gran Bretagna doveva entrare in vigore nel 2024. Per non abbandonare il ring, Stellantis e Ford chiedono di rimandarlo di tre anni

di Manuela Piscini |

Stabilimenti chiusi e migliaia di posti di lavoro persi. La prima ad avvisare il Regno Unito che, salvo modifiche degli accordi con la UE, la necessità di abbandonare il Paese è concreta è stata Stellantis, che in Gran Bretagna conta due fabbriche, a Ellesmere Port e a Luton, con circa 2.200 dipendenti. Ripreso dalla Ford e confortato dall'appoggio dell'Acea, l'associazione dei produttori continentali, il grido d'allarme ha come oggetto uno degli accordi commerciali firmati tra Londra e Bruxelles all'indomani della Brexit: dal 2024, almeno il 45% in valore delle componenti di un veicolo a batteria venduto nell'Unione Europea dev'essere prodotto nella stessa UE o nel Regno Unito.

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