La notte di Wolfsburg
Scenari

L'auto in crisi

La notte di Wolfsburg

Tagli ai salari, riduzione dei posti di lavoro e possibile chiusura di fabbriche. Che cosa succede al glorioso marchio Volkswagen? Siamo andati in Germania per capire e raccontare il grande terremoto del gruppo

di Roberto Lo Vecchio | foto di Alberto Dedè |

Si parla di outsourcing, di delocalizzazione. Le funzioni di ingegneria, di sviluppo delle auto future, sono concentrate qui, a Wolfsburg: ci lavorano 14 mila persone. È la nostra linea del Piave. Quelle competenze non si toccano». Mentre Christian Matzedda, numero due dell'IG Metall-Wolfsburg, branca del potente sindacato dei metalmeccanici tedeschi, ci parla attorno a un tavolo nel suo ufficio di una crisi diversa da tutte quelle che l'industria ha finora conosciuto, fuori dalle finestre, avvolto dalla prima penombra del crepuscolo, si staglia il profilo – familiare a ogni "wolfsburger" – della grande fabbrica con le sue quattro ciminiere di mattoni rossi che svettano sulla città...

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