il sistema di riconoscimento dei segnali stradali ISA (Intelligent Speed Assistance)
Sicurezza

Gli ISA alla prova

Al di là di ogni limite

Oggi, se si supera la velocità consentita, quasi tutte le automobili nuove emettono un avviso acustico. Lo abbiamo provato su sei modelli per vedere come funziona. I risultati non sono incoraggianti: anche per colpa della disastrosa segnaletica italiana

di R.Lo Vecchio e D.Senna | foto di Massimiliano Serra |

Trentadue variazioni di velocità imposte in un tragitto di circa 40 chilometri, vale a dire mediamente un cartello ogni 1.265 metri. Ma su alcuni tratti di strada, poco lontani dalla redazione di Quattroruote, a sud di Milano, la densità dei segnali stradali che indicano i limiti consentiti è superiore: uno ogni 700 metri . Rispettarli, a intervalli così ravvicinati, è una sfida che richiede di concentrarsi esclusivamente su quello (distraendosi dalla guida vera e propria: è necessario dirlo?). Per fortuna ormai ci pensano le nostre auto a monitorarli, tanto che, da luglio di quest'anno, tutte le vetture di nuova immatricolazione dovranno obbligatoriamente montare il dispositivo che li legge, al secolo Isa (Intelligent speed assist), in grado altresì di allertare il conducente con avvisi visivi e sonori. In buona sostanza, ogni volta che la lancetta del vostro tachimetro si posizionerà, anche soltanto di un pugno di chilometri orari, sopra la tacca corrispondente alla velocità massima del tratto che state percorrendo, la macchina innescherà il lampeggio intermittente dell'icona del limite, che compare sulla strumentazione, ed emetterà pure allarmi acustici. Stessa cosa quando la segnaletica cambia lungo la strada.

Per visualizzare questo contenuto nel migliore dei modi ti suggeriamo
di aggiornare il tuo browser all’ultima versione disponibile.

Aggiorna il browser