Prove su strada

dacia duster

Col (doppio) pieno fa più di 1.000 km

La versione bifuel (benzina o Gpl) e un lieve restyling donano nuova linfa a una tra le Suv più amate. Che convince per il prezzo contenuto e per lo spazio a disposizione. Meno per gli Adas

di Andrea Rapelli | foto di Massimiliano Serra |

Da tredici anni a questa parte, è la Suv frugale e abbordabile per eccellenza. Un ruolo conquistato senza grande fatica: le misure giuste, il prezzo contenuto e la possibilità di avere la trazione integrale (volendo, pure il cuore a gasolio o l'alimentazione bifuel) le hanno fatto da subito scalare le classifiche di vendita. Adesso, dall'alto degli oltre 2 milioni di esemplari piazzati sul mercato, la Duster rilancia. Con un lieve restyling, perfetto per continuare ad affrontare di petto questi strani tempi di transizione. Proponendosi come un approdo sicuro, essenziale nella sua semplicità, che scegli se non vuoi svenarti, senza essere costretto a grosse rinunce. Perché, giusto per calare il discorso nell'auto in prova, puoi contare sul Gpl, su tanto spazio a bordo (capacità del bagagliaio inclusa, invariata rispetto alle altre versioni a trazione anteriore) e sugli accessori che servono per affrontare il tran tran quotidiano con serenità.

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