
Prove su strada
Mazda CX-60
Un diesel fuori dall'ordinario
Fino a ieri era la norma, oggi è un evento del tutto inusitato: arriva un nuovo motore a gasolio plurifrazionato a sei cilindri. Che gira come un orologio e consuma pure poco
Downsizing, ovvero quel fenomeno esploso una quindicina d'anni fa, quando i costruttori hanno iniziato a tagliare con la mannaia il numero dei pistoni e le cilindrate, con l'obiettivo di abbattere le emissioni. Tanto per citarne un paio, la Fiat con il bicilindrico TwinAir e la Ford con il tricilindrico 1.0 EcoBoost, che aveva infilato persino dentro il cofano di una Mondeo lunga quasi cinque metri. Motori che sulla carta – o, meglio, sui rulli durante i cicli d'omologazione, non ancora Wltp – promettevano miracoli, anche se poi, sull'asfalto, la storia era un po' diversa. Non che il downsizing sia inutile: al contrario, è una necessità. Però parlare di "giusto dimensionamento" secondo il modello, come fa la Mazda in riferimento al suo nuovo sei cilindri in linea a gasolio di 3.3 litri, è più corretto e aderente alla realtà.