
Prove su strada
Citroën CX 2000
L'erede della "Déesse"
A metà degli anni 70 uscì la berlina che nella gamma del Double Chevron sostituì la mitica DS. Una vettura molto attesa, che Quattroruote testò nel numero del luglio 1975: vi riproponiamo quell'articolo
Non era un compito semplice, quello della CX. Perché l'automobile che andava a sostituire, la DS, era stata il simbolo della Citroën per un ventennio. Ma ormai aveva fatto il suo tempo e i tecnici francesi cercarono di rimpiazzarla con una macchina - più corta di 23 centimetri - che fosse altrettanto innovativa. Un compito quasi impossibile, per la verità, anche se la CX convinceva per la linea moderna - piuttosto simile, però, a quella della più piccola GS, presente sul mercato da quattro anni -, per l'eccellente abitabilità e per il confort degli interni. E poi c'erano le famose sospensioni idropneumatiche, quelle non potevano mancare. Il suo difetto principale era la scarsa brillantezza, dovuta a un motore - per la prima volta nella storia della Casa, disposto trasversalmente - un po' pigro. Comunque, la CX si aggiudicò l'ambito titolo di Auto dell'anno e, in definitiva, si rivelò un'ottima grande routière. Quattroruote le dedicò una prova su strada nel fascicolo del luglio 1975, che qui vi riproponiamo.