
Prove su strada
Lexus LBX
La Lexus che non c'era
Il brand giapponese s'infila il vestito da sfiziosa B-Suv, che si distingue dalla massa con originalità. Ottima l'efficienza del powertrain, migliorabile l'impianto frenante
Talvolta il destino traccia traiettorie impossibili da prevedere. Quando Eiji Toyoda, nel lontano 1989, fondò il marchio Lexus, molto probabilmente neppure immaginava che, un giorno, le sue macchine avrebbero sfrecciato non soltanto sulle strade americane, ma su quelle dell'intero globo. Né poteva prevedere che, trentacinque anni dopo, avrebbe trovato diritto di cittadinanza una Lexus lunga appena 4,19 metri, nata per entrare a gamba tesa nel combattutissimo segmento delle Suv di segmento B. Con armi diverse da mettere a terra, rispetto a quelle dei costruttori generalisti, come l'amore per la qualità e il gusto per il lusso.