BYD Atto 2 vista dal 3/4 posteriore
Prove su strada

BYD Atto 2

Attacco al potere

Lancia la sfida alle elettriche occidentali, offrendo una buona efficienza in città e tanto spazio. Migliorabili i freni e la ricarica in corrente continua

di Andrea Rapelli | foto di Fred Falco |

La parabola della BYD (per chi non lo sapesse, è l'acronimo di Build your dreams, costruisci i tuoi sogni) è ormai nota: da produttore cinese e mondiale di batterie e dispositivi elettronici, con trent'anni di storia alle spalle, ha deciso di buttarsi anima e corpo pure nel settore dei trasporti, dai veicoli commerciali ai treni, e pure nel delicato mondo dell'automobile. Mettendo in campo forze soverchianti, che hanno consentito di creare (quasi dal nulla) una gamma che, al momento, può contare già su sette modelli, fra ibride plug-in ed elettriche pure, e su una rete in considerevole espansione: giusto per restare nei nostri confini, a gennaio l'assistenza prevedeva già 37 centri, dotati di 19 concessionari, dislocati in modo abbastanza capillare lungo lo Stivale. Con la promessa, naturalmente, di un ulteriore importante ampliamento nel prossimo futuro.

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