Prove su strada

Defender Octa

Desert Storm

Propone un'irresistibile alchimia tra tecnica e divertimento. Con un V8 traboccante che, sulla bassa aderenza, la rende veloce e carismatica come nessun'altra

di Alessio Viola | foto di Massimiliano Serra |

Saggezza vorrebbe che non ti mettessi con troppa insistenza a cavar prestazioni da una fuoristrada. Ancor di più, basterebbe il buonsenso per mettere da parte l'idea di calare 600 e passa cavalli in una Defender. La quale accetta di farsi definire sport utility, e condurre una vita il più delle volte borghese, giusto perché i tempi sono quelli che sono: nel suo intimo, lei, rimane quella roba là. E quella roba là, se ci pensi, non c'è un unico modo di approcciarla, ché non esiste soltanto l'off-road cerebrale, da giocatore di scacchi, quello in cui a due chilometri orari centellini l'acceleratore sul filo dell'aderenza o scommetti e ti inclini ancora di un grado quando l'istinto di autoconservazione ti dà già sdraiato su una fiancata...

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