La Opel Frontera sulle colline dell'Oltrepo
Prove su strada

Opel Frontera

Questione di sostanza

Nuova vita per la Opel Frontera, che non è più la fuoristrada dura e pura di un tempo, ma una sport utility frugale e pragmatica. In grado di coniugare l'efficienza con la verve

di Andrea Rapelli | foto di Massimiliano Serra |

Una (la nonna) era una fuoristrada vera, di quelle tutte longheroni e mulattiere; l'altra (la nuova) è una sport utility che vedrà, al massimo, qualche praticello o facile sterrato. A prima vista, sembra impossibile abbiano lo stesso nome. Però, entrambe le Frontera sono il prodotto di parentele – più o meno forti – fra costruttori. Negli anni 90, l'off-road della Opel era la versione europea delle Isuzu MU e Wizard, marchio del quale la General Motors, proprietaria a sua volta del Blitz, deteneva una quota. Oggi, il fil rouge si adegua ai tempi. Ed è rappresentato dalla piattaforma, condivisa con diversi modelli dello stesso gruppo (Stellantis). Per dire, sono le stesse fondamenta della Citroën C3 Aircross, che abbiamo provato sul fascicolo di maggio.

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