
Prove su strada
Renault 4
Ritorno alle origini
Con la Renault 4, la Régie ripesca un altro classico e lo traghetta nell'era della corrente. Un ponte tra memoria e contemporaneità: stile di un tempo ed efficienza al top
Le operazioni nostalgia sono, in genere, cosa delicata. Perché il rischio, neppure così remoto, è di scivolare nell'ovvio, di indugiare nella scontatezza di troppo numerosi escamotage stilistici (easter egg inclusi) ispirati a un tempo che non tornerà.
In questo senso, parlando della riedizione della Renault 4, sgombriamo subito il campo: non è un repêchage del nome fine a se stesso, ma un progetto – figlio della Renaulution e, fatalmente, l'ultimo a vedere la luce sotto il consolato di Luca de Meo – che si propone di portare avanti l'opera di democratizzazione delle Bev. Unendo i giusti richiami alla tradizione di un oggetto che ha attraversato indenne epoche diverse (dal 1961 al 1992, la prima R4 è stata prodotta in oltre 8 milioni di pezzi), oggi torna in veste di B-Suv con la spina, forse un filo leziosa, ma nient'affatto banale.