Doveva essere uno sciopero, quello annunciato dalla Fiom con grande enfasi per sabato 14 febbraio, per protestare contro i tre turni di straordinario che comprometterebbero il rientro al lavoro degli operai ancora in Cig. Ma è stato un flop: hanno partecipato solo in cinque e tutti della Cgil. “Ormai l'atmosfera in fabbrica è cambiata – ci spiega un giovane operaio addetto alla manutenzione -. I sindacati non svolgono più un ruolo preponderante come negli Anni settanta. Noi, e soprattutto i più giovani, puntiamo a mantenere il lavoro”. E in effetti i lavoratori hanno risposto positivamente alla richiesta della Fca di produrre per tre fine settimana così da soddisfare le accresciute richieste della Panda.
I commenti dei sindacati: “Questa è la dimostrazione che il Vico vuole continuare a fare auto di qualità e nei tempi previsti – afferma Giovanni Sgambati della Uilm - come è stato consolidato negli ultimi due anni con il riconoscimento della medaglia oro nel Wcm. Solo così possiamo richiedere produzioni aggiuntive che possano permettere la saturazione dello stabilimento, con il rientro di tutti". Secondo Giuseppe Terracciano, segretario generale della Fim Campania “lo sciopero della Fiom è fuori dal tempo, proclamato in un momento in cui finalmente la domanda di vetture si sta, seppur lentamente, riprendendo”. Sulla stessa linea anche segretario generale della Fismic Campania, Felice Mercogliano: "La dichiarazione di sciopero da parte della Fiom è stata un grande errore, e gli operai hanno dimostrato, con la loro massiccia presenza al lavoro, che non vogliono seguire la strada che i metalmeccanici della Cgil continuano a percorrere continuando a sbagliare".
Tremila auto extra: Pronta la replica della Fiom ''La nostra iniziativa serviva soprattutto ad evidenziare che se a Pomigliano non ci impegniamo tutti, ci saranno sempre delle difficoltà per il rientro di chi è in solidarietà", frena Francesco Percuoco della Fiom di Napoli, Francesco Percuoco. "Noi volevamo evidenziare – precisa Percuoco - che a Pomigliano, dove gli altri avevano detto sarebbero rientrati tutti entro il 2013, ci sono, ad oggi, ancora circa duemila lavoratori fuori dal ciclo produttivo. Se non ci impegniamo tutti insieme per portare una nuova produzione, è evidente che le difficoltà permarranno". I tre sabato di straordinari sono necessari per soddisfare una richiesta di tremila vetture che, tra l'altro, ha consentito di annullare la giornata di cassa integrazione del 23 febbraio. S.C.
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