

Arrivano, a pochi giorni dalle dimissioni di Ferdinand Piëch dalla presidenza Volkswagen, i risultati del Gruppo nel primo trimestre 2015: Wolfsburg ha pubblicato numeri superiori alle aspettative di molti analisti, con un fatturato in crescita del 10,3% (52,7 miliardi di euro), un Ebit superiore del 16,6% allo stesso periodo dell'anno precedente (3,3 miliardi) e una redditività passata dal 6 al 6,3%, ancora una volta grazie prevalentemente ai risultati di Audi e Porsche.
Winterkorn: "Siamo sulla giusta rotta". "Abbiamo sempre anticipato che il 2015 sarebbe stato un anno duro per l'industria dell'auto, e noi non facciamo eccezione", ha sottolineato l'ad Martin Winterkorn, cui è stata appena rinnovata la fiducia dal cda, schieratosi al suo fianco nella lotta intestina con l'ex-presidente. "In ogni caso, i nostri risultati nel primo trimestre dimostrano che siamo sulla giusta rotta, nonostante le avversità".
Confermati gli obiettivi per l'anno in corso. Il Gruppo ha peraltro confermato i suoi obiettivi di crescita per l'anno in corso: la crescita del fatturato è data al +4%, e la redditività complessiva è attesa nella forchetta tra il 5,5 e il 6,5%, con il ramo Passenger Cars che si collocherà tra il 6 e il 7%.
Situazione delicata in Russia e Sudamerica. In accordo con le valutazioni di Winterkorn, sono quelle di Dieter Pötsch, responsabile finanziario VW: "Le tendenze sui singoli mercati rimarranno differenti: ci troviamo in un contesto che ci impone la massima flessibilità e una grande forza finanziaria per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2018".
Resta bassa la redditività VW. Considerazioni che trovano fondamento nel cattivo andamento dei mercati europeo-orientale e sudamericano, oltre che nella delicata questione della redditività del "core brand", uno dei fattori che hanno scatenato lo scontro ai vertici del Gruppo: i margini del marchio Volkswagen sono cresciuti del 16,8% (514 milioni) rispetto al primo trimestre 2014, ma restano ancora bassi (2%) rispetto all'obiettivo del 6% annunciato da Winterkorn, che intende raggiungerlo con un programma di taglio dei costi da cinque miliardi di euro.
I risultati degli altri marchi. La vera "macchina da soldi" del Gruppo resta l'Audi, che ha messo a registro un profitto di 1,4 miliardi nel primo trimestre, con un margine operativo in leggera flessione (dal 10,1 al 9,7%) per via degli investimenti in nuovi modelli e tecnologie e dell'espansione della rete produttiva globale. In crescita anche i profitti (765 milioni) di Porsche (il cui margine è sceso dal 17,8 al 15,1%), Bentley (49 milioni, 10,3%) e Skoda (242 milioni, 7,6%). Da segnalare, infine, il ritorno all'utile di Seat, passata dal rosso di 36 milioni dell'anno scorso ai 33 milioni di profitto di quest'anno.
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