
Una class action per chiedere l’annullamento delle multe notificate, da Palazzo Marino, oltre i 90 giorni dalla data d’infrazione. Ad annunciarla è l’associazione Altroconsumo, dopo che la diffida a interrompere l’invio di verbali fuori tempo massimo (inviata il 26 febbraio), è stata ignorata dal Comune di Milano. Si tratta di una delle prime class action contro la pubblica amministrazione in Italia, visto che questa procedura esiste dal 2009. Per dare ancora più forza all’azione, è stata pure avviata una petizione online.
Da abolire. Attraverso l’atto di citazione della class action, presentato al Tar della Lombardia, l’associazione reclama “l’immediata cessazione della notifica di verbali di accertamento di sanzioni amministrative oltre i 90 giorni dall’infrazione, perché tale notifica costringe il cittadino a dover presentare ricorso al prefetto o al giudice di pace, nonostante la polizia locale e il Comune siano pienamente a conoscenza del superamento del termine”, si legge nel provvedimento. Non è l’unica richiesta. “Chiediamo anche l’annullamento in autotutela di tutti i verbali di accertamento di infrazione del Codice della strada notificati oltre i 90 giorni dal fatto”, annuncia Danilo Mimmi, coordinatore della consulenza giuridica dell’associazione. In più, “l’immediata modifica del testo contenuto nei verbali di accertamento, con la precisa indicazione che il termine di 90 giorni decorre dalla data dell’infrazione, non da quella di visione dei fotogrammi da parte degli agenti”. Tra circa sei mesi dovrebbe arrivare la sentenza: “Siamo davanti a una palese violazione di legge”, puntualizza Mimmi, pensando a un probabile esito positivo, considerato anche che il ministero dell’Interno aveva ribadito gli stessi principi in una nota del 7 novembre 2014.
Risarcimenti. Nonostante la giurisprudenza contraria, nell’atto di citazione “abbiamo chiesto l’attuazione di una procedura per la restituzione delle somme incassate illegittimamente, a fronte di verbali notificati tardivamente in violazione dell’articolo 201 del Codice”, precisa il legale. Secondo le stime dell’associazione, da quando sono entrati in funzione i sette nuovi autovelox, nel marzo 2014, i milanesi hanno ricevuto più di un milione di multe fuori tempo massimo. Verbali, quindi, illegittimi. Tra le richieste c’è anche l’annullamento della riscossione coattiva e l’intervento di Equitalia, “eliminando pure tutte quelle sanzioni accessorie conseguenti, come la mancata comunicazione dei dati del soggetto che si trovava alla guida”. V.B.
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