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Strade
Città Metropolitana: ”No alla Tangenziale ovest esterna”

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Si sarebbe chiamata TOEM (Tangenziale esterna ovest Milano): 40 chilometri a scorrimento veloce tra Melegnano e Magenta. A monte della decisione, l’impatto sul territorio del Parco agricolo sud Milano, con l’interessamento anche del Parco del Ticino. “Una pugnalata al polmone verde del Sud Milano”, l’hanno definita molti sindaci dei Comuni interessati.

Le carte. Nel piano strategico triennale del territorio metropolitano, approvato dal Consiglio della Città metropolitana (documento previsto dalla legge 56/2014, cosiddetta legge Delrio), non ci sarà una nuova autostrada tangenziale ed esterna nell’area sud-ovest dell’hinterland milanese. Arianna Censi, consigliere delegato alla mobilità e alla viabilità di Città metropolitana, che rappresenta l’amministrazione all’assemblea dei soci della società “Tangenziali esterne di Milano” (TEEM, che si occupa di promuovere e costruire un sistema di tangenziali che consentirebbero di non far passare a ridosso della città il grande traffico proveniente e diretto altrove), ha comunicato agli altri soci l’orientamento negativo di Palazzo Isimbardi, ribadendo anche la volontà di recedere dalla società, con la liquidazione di ogni residua partecipazione azionaria.

I motivi. Per Citta Metropolitana occorre salvaguardare la produzione agricola del territorio milanese: “Una produzione di eccellenza, che verrebbe compromessa da un’infrastruttura destinata a produrre volumi di traffico modesti, deludenti, poco usati dall’utenza automobilistica, come l’esperienza delle autostrade A58 (TEEM) e A35 (Brebemi) ci mostra quotidianamente. Il mito della finanza di progetto è tristemente naufragato con la notizia delle sovvenzioni pubbliche garantite alle concessionarie delle due nuove autostrade e, con esso, anche le aspettative di una profittabilità di queste infrastrutture che hanno prodotto rilevanti esposizioni debitorie ma ancora nessun utile”.

I commenti. La scelta chiude l’esperienza della ex Provincia di Milano quale investitore autostradale, iniziata nel 2002 proprio con la fondazione, assieme ad altri soci, della società TEEM. “Oggi si volta pagina” dichiara Censi, che invita pure il presidente della Regione, Roberto Maroni (ente che, fino al 31 dicembre 2018 controllerà in via indiretta il 20% delle azioni di TEEM), “a recedere dalla propria quota di controllo azionario di una società senza futuro, uscendo oltretutto dall’imbarazzante situazione di conflitto tra soggetto regolatore e società regolata. Insieme, potremo aiutarci a vicenda a individuare una via di sviluppo sostenibile e duratura per il nostro bellissimo territorio e per le aziende e i lavoratori che qui vivono”. L’obiettivo è destinare “il milione e duecentomila euro stanziato per questa infrastruttura ad altri progetti meno impattanti per il territorio, meno inquinanti e sicuramente più necessari della TOEM”, conclude Censi. V.B.

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