Sia chiaro, i nomi dei modelli delle Audi serie A e Q (dalla A1 alla Q7, in sostanza) rimarranno gli stessi che conosciamo da anni. Però arriva una novità per la Casa di Ingolstadt: una inedita nomenclatura standardizzata per indicare la potenza di tutti i modelli. Le combinazioni di due cifre rimpiazzeranno le varie denominazioni usate finora. Le nuove denominazioni saranno applicate ai propulsori a combustione interna, così come ai modelli e-tron, ibridi o elettrici.
Da 30 a 70. In sostanza si troveranno combinazioni numeriche per ogni sottoclasse di potenza: per esempio, la denominazione “30” apparirà sul retro delle auto con potenza compresa tra 81 e 96 kW, mentre “45” identificherà il range tra 169 e 185 kW. Il top sarà riservato ai modelli ad alte prestazioni, con oltre 400 kW: il numero delle supercar sarà “70”. Il motivo di questa piccola rivoluzione? Lo spiega Dietmar Voggenreiter, responsabile vendite e marketing dell’Audi: “Con la sempre maggiore rilevanza delle tecnologie dei propulsori, per i clienti la semplice cilindrata diventa meno importante come indicatore delle caratteristiche di un’auto: la chiarezza e la logica di definizioni relative alla potenza rende possibile distinguere tra diversi livelli di prestazioni”.
Si parte in autunno. Il kick-off avverrà con la nuova A8, il prossimo autunno. I primi motori a essere “ribattezzati” saranno i sei cilindri 3.0 TDI da 210 kW e 3.0 TFSI da 250 kW: al posto del riferimento ai tre litri, sui rispettivi posteriori si leggerà A8 50 TDI e A8 55 TFSI. Nei prossimi mesi, entro l’estate 2018, tutti gli altri modelli con i quattro anelli seguiranno il cambiamento. A.S.
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