
Poche ore prima dell'apertura della Porta Santa, momento iniziale delle celebrazioni per il Giubileo, Paolo Fresco e Paolo Cantarella, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Fiat, hanno presentato a Giovanni Paolo II la sua prossima auto: una limousine unica ed esclusiva. La vettura, lunga poco più di cinque metri e mezzo, deriva dalla concept-car "Dialogos", e anticipa soluzioni stilistiche e tecniche che ritroveremo sulla futura ammiraglia Lancia (la cosiddetta "Aurelia"). Sotto il cofano, un sei cilindri di tre litri accoppiato a una trasmissione automatica: i rapporti, piuttosto corti, consentono alla vettura di procedere in maniera fluida anche a passo d'uomo. Nell'abitacolo, blindato, una parete divisoria delimita la zona riservata al Pontefice. Al centro, posta su un rialzo rivestito di legno, la poltrona per il Santo Padre. Il tetto rigido è a scomparsa: le due parti in fibra di carbonio che lo compongono possono scorrere una in avanti e l'altra indietro. Ciò per consentire al Papa di salire in auto mantenendo la posizione eretta e di restare in piedi per mostrarsi alla folla. Non manca, naturalmente, un impianto di amplificazione, con otto altoparlanti sistemati nei passaruota. Il nome della vettura? Semplice: "Giubileo".
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