Akio Toyoda, il numero uno della Casa giapponese, è stato il primo a fare coming out, manifestando in diverse occasioni le ragioni del suo scetticismo sull'elettrico a tutti i costi: possibile collasso del modello di business dell'automotive, difficoltà nell'adeguare la rete elettrica e la produzione (pulita) della stessa, costi sociali della transizione energetica e via discorrendo. Poi, a seguire, come in una sorta di movimento "me too", anche altri ceo delle case automobilistiche hanno esternato le proprie perplessità in merito al completo abbandono dei motori termici. 

Per farla semplice, un futuro elettrico al 100% è ancora piuttosto lontano e la diversificazione delle tecnologie parrebbe la strada più logica. Gli addetti ai lavori ne sono consci da tempo ed è per questo che esistono oggetti come la Toyota di questa prova. Che è un'auto elettrica, formalmente, ma non è alimentata da una batteria e non va ricaricata con la spina. L'energia se la produce da sola, respirando aria dal frontale: quello che esce dalla marmitta (se così si può chiamare) è soltanto acqua. 

TOYOTA Mirai

FC Essence +

Elettrica
  • PREZZO (LISTINO) 77.650
  • MOTORE 1 posteriore
  • POTENZA 134 kW - 182 CV
  • Serbatoi idrogeno 5,6 kg
  • CONSUMI Omologato 112,3 km/kWh
    Rilevato 97,6 km/kWh
    Costo 14,10 €/100 km
  • Autonomia Omologata 650 km
    Rilevata 547 km

È una fuel cell a idrogeno, insomma. Non certo una novità assoluta, molte Case stanno lavorando su questa tecnologia da decenni, ma adesso si fa guardare con occhi diversi proprio alla luce degli scenari in continua mutazione. Vetture come la seconda generazione della Toyota Mirai, infatti, in teoria potrebbero risolvere in un sol colpo i limiti delle vetture a batteria: il non trascurabile impatto ambientale della produzione e dello smaltimento degli accumulatori, i tempi di ricarica, nonché la necessità di una colossale produzione di energia pulita, perché se le elettriche non le alimenti in modo sostenibile, la neutralità carbonica da miraggio diventa pura utopia.

Tecnica

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Per un serbatoio in più. Una fuel cell, in estrema sintesi, è un'auto elettrica il cui motore, anziché essere alimentato da una batteria, trae energia dalla cella a combustibile.

La Mirai, come detto, l'energia elettrica se la fa da sola, dentro il cofano, grazie alla cella a combustibile. E per un pieno, con cui può percorrere quasi 550 chilometri rilevati dal nostro Centro prove, bastano cinque minuti: facile come fare metano a un Doblò. Ma c'è un piccolo problema: se siete fra quelli che maledicono il risicato numero di distributori di gas naturale, sappiate che quelli di idrogeno sono soltanto due: a Bolzano e un altro fresco di inaugurazione a Mestre. Un panorama desolante, specie se confrontato al resto d'Europa (in Germania se ne contano 90), nonché una barriera invalicabile per la diffusione di vetture del genere. E anche in questo caso scrivere al plurale è alquanto ottimistico, visto che l'unica alternativa alla Toyota Mirai è una sport utility della Hyundai che si chiama Nexo, provata sul fascicolo di Quattroruote del luglio 2019. La situazione, comunque, nel corso dei prossimi tre o quattro anni dovrebbe migliorare.

Detto ciò, l'esperienza di guida di un'auto come questa Toyota è del tutto assimilabile a quella di una qualsiasi altra elettrica. Non fosse per la suggestione particolare dell'andarsene a spasso con un oggetto tecnologicamente così sofisticato e con una bombola di idrogeno in mezzo ai sedili. Per la cronaca, ora i serbatoi sono tre, nel senso che di Mirai ce n'è già stata una (debutto nel 2015, 6 mila unità vendute nel mondo, di cui la metà soltanto in California), ma di contenitori ne aveva soltanto due. La seconda serie della fuel cell giapponese nasce infatti su una piattaforma più generosa (la GA-L, la stessa della Lexus LS), che ha consentito di ridistribuire in modo più efficiente tutte le componenti del sistema: dai serbatoi dell'idrogeno, appunto (la loro capacità è salita a 5,6 kg), al posizionamento della cella a combustibile, che ora si trova nel cofano anteriore come fosse un motore tradizionale. 

Il propulsore elettrico, che sviluppa 182 cavalli e 300 Nm, è dietro assieme alla trazione e si adopera per garantire il massimo, sebbene debba fare i conti con una berlina da quasi cinque metri, con una stazza attorno alle due tonnellate. Una comoda ammiraglia, dunque, che si sposta sì con discreta agilità (lo 0-100 si archivia in nove secondi), ma con un mood decisamente orientato al relax: è morbida, ben insonorizzata, fluida come soltanto un'elettrica con rapporto unico di riduzione può essere. E consente di fare parecchia strada, perché, detto dei circa 550 chilometri di autonomia media, sappiate che in città se ne possono percorrere attorno ai 650, mentre in autostrada si scende a 460, un range peraltro sconosciuto a qualsiasi elettrica a batteria oggi in commercio. Certo, resta il dettaglio che prima o poi bisognerebbe rifornirla e che per farlo ci vorrebbe un distributore... 

L'idrogeno in cinque domande

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Se il petrolio non è infinito, l'idrogeno è pressoché inesauribile. Rappresenta il 75% della massa dell'universo ed è presente nell'acqua e nell'aria...

A bordo, l'ambiente è tipicamente Toyota, ma con qualcosa in più. Dal disegno movimentato e futuristico della plancia (d'altronde, Mirai significa futuro, in giapponese) alla scelta dei materiali e alla cura con cui sono stati accoppiati. La qualità percepita è elevata e a bordo c'è ogni bendidio per passarsela alla grande. Mi vien da dire soprattutto se si è seduti sul divano posteriore, dove c'è parecchio spazio per le gambe e si può contare su un bracciolo centrale con una console per comandare l'impianto audio Jbl con 14 altoparlanti, la climatizzazione dedicata e i sedili ventilati e riscaldabili; insomma, manca soltanto l'autista. 

A proposito di aria, viaggiare sulla Mirai può farti sentire la persona più green al mondo non soltanto perché da dietro esce soltanto acqua, ma per il fatto che la vettura è addirittura in grado di purificare l'aria esterna: nella presa anteriore che porta ossigeno alla fuel cell, c'è un filtro catalizzatore che cattura dal 90 al 100% delle particelle inquinanti fra 0 e 2,5 micron di diametro, per esempio il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto e il particolato PM2,5. Come dire: dove passa lei, respirate aria più pulita.


Dotazioni e Accessori

Prezzi in euro
  • Prezzo di listino
    77.650
  • Prezzo della vettura provata
    78.950
  • Abbaglianti automatici
    di serie
  • Accesso senza chiave
    di serie
  • Android Auto e Apple CarPlay
    di serie
  • Assistenza mantenimento corsia
    di serie
  • Assistenza partenze in salita
    di serie
  • Avviso angoli bui
    di serie
  • Baule ad azionamento elettrico
    di serie
  • Bracciolo post. con comandi audio/clima
    di serie
  • Cerchi di lega da 20 pollici
    di serie
  • Climatizzatore automatico trizona
    di serie
  • Fari full Led adattivi
    di serie
  • Frenata automatica d'emergenza
    di serie
  • Head-up display
    di serie
  • Illuminazione ambiente a Led a 8 colori
    di serie
  • Impianto di navigazione
    di serie
  • Impianto hi-fi (Jbl)
    di serie
  • Infotainment da 12,3 pollici
    di serie
  • Interni di materiale pregiato
    di serie
  • Monitoraggio del traffico posteriore
    di serie
  • Parcheggio automatico
    di serie
  • Regolatore di velocità attivo
    di serie
  • Retrovisore interno fotocromatico
    di serie
  • Retrovisori esterni reg. e rip. elettr.
    di serie
  • Ricarica wireless
    di serie
  • Riconoscimento segnali stradali
    di serie
  • Sedili anteriori elettrici con memoria
    di serie
  • Sedili ant. e post. riscaldabili
    di serie
  • Sedili ant. e post. ventilati
    di serie
  • Sensori di parcheggio ant. e post.
    di serie
  • Sistema di purificazione dell'aria
    di serie
  • Strumentazione digitale da 8 pollici
    di serie
  • Telecamere a 360°
    di serie
  • Tetto panoramico
    di serie
  • Vetri posteriori scuri
    di serie
  • Vernice metallizzata premium
    1.300
  • Volante riscaldabile a regol. elettr.
    di serie

In rosso: presente sulla vettura provata.


Abitabilità e visibilità

Misure in centimetri, angoli in gradi
  • Totale angoli bui
    103° (29%)
  • Visibilità posteriore
    (ostacolo alto 70 cm)
    maggiore di 10 m
  • Visibilità montante anteriore sinistro
  • Uomo
  • Bambino
  • Bicicletta
  • Giudizio complessivo

Vano di carico

  • Capacità complessiva
    334 litri
  • di cui sotto il pavimento
    -
  • Altezza soglia di carico
    69 cm

Prestazioni

  • Velocità
  • Massima (autolimitata)
    179,3 km/h
  • Scarto tachimetro a 130 km/h
    2,5%
  • Accelerazione
  • 0-60 km/h
    4,2 s
  • 0-100 km/h
    9,2 s
  • 0-110 km/h
    10,9 s
  • 0-120 km/h
    12,9 s
  • 0-130 km/h
    15,4 s
  • 0-150 km/h
    22,5 s
  • 400 metri da fermo
    16,7 s
  • Velocità d'uscita
    134,6 km/h
  • 1 chilometro da fermo
    30,9 s
  • Velocità d'uscita
    164,8 km/h
  • Ripresa
    (a min/max carico)
  • 70-90 km/h
    3,1/3,2 s
  • 70-100 km/h
    4,6/4,9 s
  • 70-120 km/h
    8,2/9,0 s
  • 70-130 km/h
    10,5/11,7 s
  • 70-140 km/h
    13,2/15,0 s
  • 30-60 km/h
    2,8 s
  • Frenata
  • 100 km/h a minimo carico
    40,8 m (0,96 g)
  • 130 km/h a minimo carico
    67,4 m (0,99 g)
  • 100 km/h su asfalto asciutto + pavé
    45,7 m (0,86 g)
  • 100 km/h su asfalto bagnato + ghiaccio
    93,9 m (0,42 g)
  • Resistenza freni
    10 frenate da 100 km/h a pieno carico
30 Ottimo
40 Discreto 50
Scarso 60
1
41,3 m
2
41,3 m
3
40,9 m
4
40,6 m
5
40,8 m
6
41,2 m
7
40,6 m
8
41,0 m
9
41,4 m
10
41,4 m

Consumi

  • COSTI
    (idrogeno 13,77 €/kg)
Città
11,84 €/100 km
Statale
14,18 €/100 km
Autostrada
16,66 €/100 km
Media
14,10 €/100 km

Capacità serbatoio idrogeno Toyota Mirai 5,6 kg


Autonomia e consumi

  • Percorrenze medie e autonomia
  • Città
    116,3 km/kg - 651 km
  • Statale
    97,1 km/kg - 544 km
  • Autostrada
    82,6 km/kg - 463 km
  • Media rilevata
    97,6 km/kg - 547 km

Al netto dell'attuale situazione dei distributori di idrogeno, ciò che è in grado di fare la Mirai è senz'altro notevole. Con un chilo di idrogeno riesce infatti a percorrere quasi 100 chilometri, che corrispondono a un'autonomia media di 547. Per la cronaca, si tratta di un'aumento di una quarantina di chilometri rispetto alla precedente generazione di questa Toyota. Non tanto perché i consumi siano diminuiti (anzi, in certe situazioni sono persino più elevati di quelli della prima serie), bensì per la maggior capacità dei serbatoi di idrogeno. La Hyundai Nexo, l'unica rivale della Mirai, garantisce percorrenze nettamente superiori, specie in città e in statale. La giapponese è però più equilibrata nei vari cicli di consumo: se le percorrenze della coreana si dimezzano fra città e autostrada, la Mirai è in grado di coprire ben 463 chilometri fra le tre corsie, un valore di notevole spessore, mentre nel ciclo urbano ne assicura 651. Proprio la città è il terreno dov'è più evidente il vantaggio della Nexo, che in questo ambito vanta percorrenze davvero rimarchevoli e nettamente superiori a entrambe le generazioni della Mirai.


Confort

  • Acustico
OTTIMO DISCRETO SCARSO
50 km/h su asfalto 52,5
dB(A)
50 km/h su asfalto drenante 59,9
dB(A)
50 km/h su pavé 69,2
dB(A)
Max in accelerazione
Max in acceleraz.
72,4
dB(A)
  • Sospensioni
0 Ottimo
1,0 Discreto 2,5
Scarso 4,0
50 km/h su pavé
0,8 -0,9 m/s2
Gradino 30 km/h
2,3 -3,7 m/s2
Caditoie stradali 30 km/h
2,4 -3,6 m/s2
Rotaie 30 km/h
1,8 -2,6 m/s2
Lastroni 30 km/h
1,6 -2,0 m/s2
Passo carraio 30 km/h
0,9 -1,1 m/s2
  • Anteriore
  • Posteriore

Prove dinamiche

  • TENUTA DI STRADA
  • Accelerazione laterale
    0,96 g
  • STABILITÀ
  • Doppio cambio di corsia sul bagnato
    89 km/h
  • Cambio di corsia in rettilineo
    101 km/h
  • Cambio di corsia in curva
    160 km/h

Durante i repentini cambi di corsia, la Mirai fa avvertire la sua massa e la taratura soft dell'assetto, elementi che limitano un po' la rapidità d'azione. Ciononostante, in situazioni di emergenza la sicurezza non è mai in discussione. Questo grazie a un Esp finemente tarato, che rende facili le manovre; escludendolo, emerge invece un certo sovrasterzo nei transitori ad alta velocità.


AGILITÀ DI MANOVRA

  • Diametro di sterzata
    11,7 m
  • Giri del volante
    2,5
  • Sforzo volante in manovra
    1,4 kg

La disposizione posteriore di motore e trazione favorisce il diametro di volta. Che in assoluto non è da record, ma considerata la lunghezza della vettura assume tutt'altro significato.


Dati Vettura

  • Massa
  • In condizioni di prova
    2.059 kg
  • Ripartizione massa
    49%
    51%
  • AERODINAMICA
  • Cx stradale
    0,285
  • Superficie frontale
    2,295 m2

Pagella

  • Posto guida

    Ci si sente avvolti dal cockpit e la triangolazione fra volante, pedaliera e sedile è azzeccata. Inoltre, trovare la seduta che più aggrada è un attimo, grazie alle regolazioni elettriche con memorie sia per il sedile (a otto vie) sia per il piantone dello sterzo (altezza e profondità).

  • Disegno ricercato, a tratti futuristico, per il ponte di comando. Che sulle prime richiede un po' di attenzione, per capire bene dove si trovano tutti i comandi; c'è un elevato numero di tasti fisici, disseminati un po' ovunque, anche se disposti in modo razionale e facilmente raggiungibili.

  • Il pannello digitale non è particolarmente ampio (8 pollici), considerato che lo standard ormai è oltre i 12, ma la superficie resta adeguata per il numero d'informazioni da visualizzare: la velocità, gli assistenti alla guida e i dati di viaggio (questi ultimi, però, non sono molto in evidenza).

  • Qui lo schermo è grande (12,3 pollici) e confezionato in maniera elegante, grazie alla forma dell'alloggiamento, che crea continuità stilistica con il cockpit. I contenuti sono quelli noti di casa Toyota: interfaccia da interpretare, funzionalità piuttosto complete.

  • Che sia estate o inverno, non c'è problema: a bordo c'è un impianto automatico a tre zone, con quella posteriore gestibile comodamente dal bracciolo centrale, e tutte le sedute sono riscaldabili e ventilate. Sofisticato anche il sistema di purificazione dell'aria.

  • Durante la marcia, la zona montanti e specchi crea qualche angolo buio nelle svolte. Nel complesso, però, la situazione è sempre sotto controllo, specie durante le manovre, grazie alle telecamere (e ai sensori) a 360 gradi, che offrono una visuale completa dell'ambiente circostante.

  • In quanto ammiraglia (soprattutto tecnologica) della gamma, la Toyota ha riservato particolare attenzione ai materiali e alle finiture: plastiche morbide in abbondanza, selleria di livello, tappeti di fondo di buona qualità. Anche gli accoppiamenti non prestano il fianco a critiche.

  • Dei tre allestimenti disponibili, l'Essence+ offre tutto di serie, eccezion fatta per la vernice metallizzata premium. Si può dire che manchino soltanto la guida assistita di livello 2 e i proiettori a matrice attiva; oltre alla possibilità di personalizzare il proprio esemplare.

  • Il ricco corredo di serie include, ovviamente, anche una lunga lista di assistenti alla guida, racchiusi nel pacchetto Safety sense 2: dalla frenata automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti al sistema di mantenimento attivo della corsia, alla sorveglianza di angoli bui e zona posteriore.

  • Lo spazio per quattro adulti è adeguato: d'altronde parliamo di quasi cinque metri di berlina. La zona posteriore offre parecchio agio per le ginocchia, mentre il quinto posto centrale è da considerarsi di fortuna, considerata la prominenza del tunnel, che nasconde uno dei serbatoi dell'idrogeno.

  • Qui la tecnologia porta via spazio: fra batteria al litio e una delle bombole, il volume del vano si riduce a 334 litri, un po' pochi per una tre volumi di queste dimensioni. Oltre tutto, non è possibile abbattere gli schienali per la presenza del citato accumulatore.

  • Si viaggia in souplesse: l'insonorizzazione è particolarmente curata e nell'abitacolo filtra soltanto il rumore di rotolamento dei pneumatici. Le sospensioni, poi, fanno il loro dovere e assorbono bene, sebbene quelle posteriori siano un po' rigide sugli ostacoli più marcati.

  • Il funzionamento è del tutto simile a quello di una tradizionale elettrica a batteria: la fluidità e la totale assenza d'interruzioni di coppia sono le protagoniste assolute. Erogazione molto omogenea, a tutto vantaggio del confort di marcia.

  • Il rapporto fra peso (oltre due tonnellate) e potenza (182 cavalli, con 300 Nm) non è propriamente quello di una sportiva. Pertanto, ne derivano performance poco più che discrete: 9,2 secondi per chiudere lo 0-100, uno in meno per passare da 70 a 120 km/h.

  • Il comando è ben accordato al carattere della vettura: leggero il giusto in manovra e alle basse velocità, asseconda a dovere l'incedere confortevole della Mirai. Quando serve, sa essere anche piuttosto pronto e preciso, sebbene non sia particolarmente generoso quanto a feedback.

  • Nonostante un certo beccheggio, si ferma in spazi contenuti e lo fa anche quando l'aderenza è bassa e non uniforme, con ottimi valori d'arresto soprattutto sulla pista asfalto-ghiaccio. Bene anche la resistenza alla fatica: spazi costanti nelle frenate ripetute e assenza di fading.

  • Detto che il dinamismo non è la sua ragione di vita, per via della massa elevata e della taratura soft degli ammortizzatori, la giapponese se la cava piuttosto bene nelle situazioni d'emergenza. Questo grazie soprattutto a un Esp impeccabile, che interviene sempre in maniera fluida e precisa.

  • Percorrenze in linea con quelle della Mirai prima serie, ma con un'autonomia maggiore per via della superiore capacità dei serbatoi. Dire che copre quasi 100 km con un kg è poco indicativo; lo è assai di più sapere che in cinque minuti fa un pieno di idrogeno, che le consente di percorrere 547 km.


QUALITà

Qualità e finiture
Alla Mirai, ammiraglia tecnologica della Toyota, è stato riservato un trattamento in stile Lexus, con una particolare cura nei confronti dell'assemblaggio e dei materiali impiegati. A partire dalla carrozzeria, che presenta una verniciatura priva d'imperfezioni, estesa anche agli elementi meno in vista; precisi pure gli accoppiamenti fra i lamierati. Dentro, colpiscono favorevolmente il rivestimento di pelle dei sedili, di ottima qualità, e l'ampio uso di materiali morbidi in tutte le zone della plancia dove la vista cade maggiormente o che è più facile toccare; la parte inferiore, invece, è realizzata con plastiche rigide che hanno una certa tendenza a graffiarsi. Le guarnizioni, infine, sono posizionate con notevole cura, mentre la presenza di fondi di rivestimento nei portaoggetti ne preserva l'integrità e consente di evitare rumori fastidiosi.

  • Esterno
  • Gli accoppiamenti della carrozzeria sono precisi e la verniciatura è curata: ben distesa, è presente anche sulle parti meno in vista.
  • Superfici carrozzeria
  • Giochi e profili
  • Insonorizzazione e guarnizione
  • Scocca
  • Interno
  • Di livello più che buono sia i rivestimenti sia le plastiche della plancia, a eccezione di quelle rigide nella parte inferiore dell'abitacolo.
  • Materiali e accoppiamenti
  • Sedili
  • Funzionalità
  • Finitura bagagliaio
  • Cosa piace e cosa non piace

Il comparto guarnizioni è di buon livello, a vantaggio dell'insonorizzazione. C'è anche un labbro fra le portiere per ridurre i fruscii.

La parte inferiore dell'abitacolo è realizzata con plastiche rigide, non molto gradevoli al tatto e facilmente soggette a graffi.


Infotainment


  • Dimensioni reali schermo
    12,2 pollici
  • Touch screen
  • Prese Usb
    4
  • Android Auto/Apple CarPlay
    sì/sì
  • MirrorLink
  • Accessibilità comandi
  • Telefono-vivavoce
  • Navigatore
  • Radio
  • Impianto audio
  • Collegamento internet
  • App incorporate
  • App smartphone
  • Indice di sicurezza

Pregi & Difetti

Pregi

Qualità costruttiva. È marchiata Toyota, ma sembra una Lexus, per qualità costruttiva, dotazioni e finiture.
Autonomia. Elevata, poi, l'autonomia: da circa 460 km in autostrada fino a 650 in città. Valori che nessuna Bev può garantire.

Difetti

Prestazioni. La massa è importante e la potenza non molto elevata: le prestazioni, quindi, sono poco più che discrete.
Stazioni. Ma il vero limite è la diffusione delle stazioni di rifornimento: a oggi, in Italia, ce ne sono soltanto due.