Prove su strada

Ferrari 456 GT

La prima Rossa del nuovo corso

Riprendeva la tradizione delle GT 2+2, introduceva innovazioni tecnologiche importanti e segnò un primo passo verso l'elettronica. Ecco la storia del nostro test speciale

di Marco Perucca Orfei | Responsabile del Centro prove di Quattroruote dal 1985 al 2020 |

All’inizio degli anni 90 la Ferrari non navigava in buone acque. Il titolo in Formula 1 tardava ad arrivare, nonostante l’impegno di piloti come Alain Prost e Nigel Mansell, e la produzione di serie non brillava né per il design che proponeva né per le soluzioni tecniche che sfoggiava. C’era la F40 che dava un grande smalto al marchio, è vero, ma la Mondial era già stata catalogata come una delle Ferrari più brutte di tutti i tempi e la 348, che sicuramente non aveva l’eleganza della precedente 328 ed era molto… molto impegnativa da guidare, restava invenduta nei piazzali, cosa mai accaduta prima. Insomma serviva un cambiamento, e drastico non c’era dubbio.

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