
Prove su strada
Ferrari 456 GT
La prima Rossa del nuovo corso
Riprendeva la tradizione delle GT 2+2, introduceva innovazioni tecnologiche importanti e segnò un primo passo verso l'elettronica. Ecco la storia del nostro test speciale
All’inizio degli anni 90 la Ferrari non navigava in buone acque. Il titolo in Formula 1 tardava ad arrivare, nonostante l’impegno di piloti come Alain Prost e Nigel Mansell, e la produzione di serie non brillava né per il design che proponeva né per le soluzioni tecniche che sfoggiava. C’era la F40 che dava un grande smalto al marchio, è vero, ma la Mondial era già stata catalogata come una delle Ferrari più brutte di tutti i tempi e la 348, che sicuramente non aveva l’eleganza della precedente 328 ed era molto… molto impegnativa da guidare, restava invenduta nei piazzali, cosa mai accaduta prima. Insomma serviva un cambiamento, e drastico non c’era dubbio.