Premesso che se il vostro credo è l’understatement è meglio che passiate oltre, la Civic Type R è una di quelle auto che lasciano il segno ormai dal 1997, anno della prima versione cattiva della popolare compatta che, nelle declinazioni più tranquille, ben difficilmente scalda gli animi. Perché è una delle ultime lame da samurai del volante: affilata, potente, impegnativa, quanto mai divertente. Dal 2015 si è convertita al turbo, abbandonando la tradizione tutta nipponica degli aspirati che girano altissimi, ma non ci ha perso nulla. Anzi, è diventata ancor più godibile, con quei cavalli che arrivano dal basso e il quattro cilindri che continua a spingere. Il cambio è, ovviamente, manuale, ma è capace di raccordare in modo automatico i giri nelle scalate; il grip non manca mai, grazie anche alla buona trazione e all’autobloccante meccanico. Il resto ce lo devi mettere ancora tu, che impugni saldamente il suo volante.