Eleganza e sostanza, secondo la tradizione di una dinastia che ha radici lontane, risalendo perlomeno alla leggendaria E-Type: del resto, che sia una Coupé o una Convertible, è di Jaguar che stiamo parlando. Lo stile non si discute: è frutto di Ian Callum, padre, tra l’altro, delle Aston Martin più belle, dalla Vanquish alla DB9. Per la meccanica, aleggia un dubbio: scomparso dai listini il sei cilindri con compressore volumetrico, meglio indulgere nel ragionevole 4 cilindri turbo di soli 2 litri, che comunque sfodera 300 CV, o esagerare con i poderosi V8? A voi la scelta, anche se la tentazione è di propendere per i secondi, declinati con 450 o, addirittura, 575 CV. La spesa è doppia, la soddisfazione forse pure… Quello che non cambia, su tutte le versioni, è l’atmosfera, soprattutto degli interni, dove la pelle di primissima qualità copre ogni centimetro di superficie. Al resto bada una scocca leggera di lega leggera, garanzia di un comportamento degno del brand.