Nel mondo dell’auto americana esistono due Shelby. Uno è Carroll, storico pilota, poi fondatore della Cobra e anima del progetto GT40 della Ford; l’altro è il contemporaneo Jerod, imprenditore non meno appassionato di auto del primo che, a un certo punto della propria carriera, ha deciso di voler produrre vetture in assoluto tra le più veloci del mondo. Ha così creato prima la Ultimate Aero, su base Corvette, poi la Tuatara, disegnata da un ex stilista della Pininfarina ed equipaggiata con un possente V8 biturbo di 5.9 litri, sviluppato dagli specialisti della Nelson Racing Engines. Un propulsore dalla potenza mostruosa (1.350 CV), che può diventare ancor più esagerata (1.750 CV) se si utilizzano per l’alimentazione miscele a base di etanolo. La Tuatara è già stata in grado di stabilire un primato di 455 km/h (media di due passaggi, come da regolamento dei record). Esagerazioni? Certo, ma l’America è anche questo, una terra dove, a certe condizioni, esagerare è bello.