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Ogni Ferrari è un’auto speciale, non si discute. Poi, però, di tanto in tanto ne arriva qualcuna ancora più speciale. Come la F40 del 1987 o la F50 del ’95, per esempio. E la Enzo del 2002. Auto che fanno segnare un salto generazionale a livello di raffinatezza costruttiva e prestazioni, destinate a restare per sempre nella storia. E la Enzo, nel 2002, fissa nuovi paradigmi per le hypercar. Costruita intorno a un guscio chiuso di fibre di carbonio e Nomex, dotato di due “pinne” di posteriori che supportano il telaio per motore e sospensioni, è spinta da un V12 di 6 litri con 660 CV, equipaggiato con tecnologie, come le trombette di aspirazione telescopiche, derivate direttamente dalla F.1. Studiata per sfruttare al meglio l’effetto suolo nel sottoscocca, munita di un velocissimo cambio robotizzato della Marelli, vanta prestazioni, per l’epoca, da record: oltre 350 km/h di punta massima, 0-100 in 3,6 secondi. 
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Scheda tecnica
Motore

Posteriore/centrale longitudinale
12 cilindri a V di 65°
Cilindrata 5.998 cm3
Potenza max 485 kW (660 CV) a 7.800 giri/min
Coppia max 657 Nm a 5.500 giri/min

Trasmissione

Trazione posteriore
Cambio elettroattuato a 6 marce

Dimensioni e massa

Passo 265 cm
Lunghezza 470 cm
Larghezza 203 cm
Altezza 115 cm
Massa 1.365 kg

Prestazioni

Velocità massima 351,2 km/h
0-100 km/h 3,7 s