La Mini ha annunciato ufficialmente l'arrivo della prima variante plug-in hybrid di serie, diffondendo alcune immagini ufficiali che ritraggono la nuova generazione della Countryman che debutterà a breve.
Mini Countryman. Per il momento la Mini non ha fornito dettagli definitivi, limitandosi a mostrare il muletto della vettura con l'ormai nota presa di ricarica sul parafango sinistro, comune anche ai modelli iPerformance di BMW. Nell'occasione è possibile osservare il frontale e parte degli interni della nuova Countryman, confermando così l'evoluzione basata sulla nuova piattaforma modulare Ukl comune a tutti gli altri modelli.
Probabile l'adozione del powetrain della BMW 225xe. L'arrivo dell'elettrico sui modelli Mini è stato valutato con attenzione, puntando a integrare la tecnologia senza perdere niente del piacere di guida tipico delle vetture anglo-tedesche. Al momento i dati tecnici non sono disponibili, ma è logico pensare che lo schema sia sostanzialmente identico alla BMW 225xe Active Tourer, sviluppata sulla medesima piattaforma con motore trasversale: in quel caso è stato adottato il tre cilindri di 1.5 TwinPower Turbo da 136 CV, abbinato all'elettrico da 65 kW, con 224 CV e 385 Nm di coppia totali. Vedremo se anche la Mini adotterà esattamente questo powertrain, che sulla Serie 2 garantisce consumi medi nell'ordine dei 2 l/100 km a fronte di uno 0-100 da 6,7 secondi.
Modalità di guida e la trazione integrale. Secondo le informazioni preliminari, saranno i display e i comandi interni ad identificare la Mini plug-in hybrid. Al posto del contagiri, davanti al guidatore è presente un indicatore della potenza erogata, mentre il pulsante di accensione al centro della plancia è ora di colore giallo: la vettura si avvia di default in modalità elettrica a emissioni zero. Il guidatore potrà inoltre selezionare le modalità di guida Auto eDrive, Max eDrive e Save Battery, con la possibilità di guidare fino a 125 km/h senza l'intervento dell'endotermico. Il posizionamento delle batterie al posteriore ha permesso di mantenere intatto il piacere di guida e l'equilibrio del telaio, mentre la scelta di collegare il motore elettrico all'asse posteriore offre l'ulteriore vantaggio della trazione integrale.
Redazione online
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