A Balocco sono stati allestiti tre laboratori che approfondiscono le novità tecnologiche della Giulietta. Nel primo descrivono il nuovo pianale e le sospensioni, che non hanno più elementi comuni con gli attuali modelli Fiat Bravo e Lancia Delta (questi pianali derivano da quello della Fiat Stilo). Nel secondo laboratorio viene presentata la gamma motori (interessante vedere quanto cambi il valore di coppia massima e il regime alla quale viene erogata in funzione della posizione della levetta DNA). Nel terzo laboratorio sono in primo piano i dispositivi elettronici. Soffermiamoci su questi ultimi, anche perché sono meno ovvi degli altri e rappresentano la nuova frontiera sulle automobili.

DST (Dynamic Steering Torque). Il VDC (ossia l'Esp secondo Alfa) della Giulietta interviene in abbinamento con il DST (Dynamic Steering Torque), lo "sterzo elettronico attivo" che effettua automaticamente le correzioni e controlla anche il sovrasterzo su fondi a bassa aderenza. Infatti, in ogni condizione di guida, lo sterzo elettronico suggerisce (in modo discreto, mai invasivo) al guidatore le corrette manovre da eseguire, merito della continua interazione tra il servosterzo elettrico (che genera una coppia al volante) e il controllo elettronico della dinamica (VDC). Il sistema DST interviene, per esempio, in caso di marcia sui fondi ad aderenza differenziata (per esempio, accade spesso in inverno che due ruote siano sul ghiaccio mentre le altre due siano sull'asfalto). In questo particolare caso il sistema DST permette un controsterzo automatico, che consente di controllare la vettura (evitando un testacoda) e nel contempo di fermarsi nel minor spazio possibile (lo spazio di frenata si riduce del 10%). Infine, in occasione di una guida sportiva, se il sistema rileva una maggiore accelerazione laterale (a partire da 0,6 g) interviene fornendo un incremento di coppia resistente al volante. In questo modo migliora la sensazione di dominio della vettura in curva, soprattutto alle alte velocità.

Electronic Q2. L'Alfa Romeo Giulietta propone il sistema Electronic Q2 che migliora il trasferimento della coppia motore alle ruote sfruttando l'impianto frenante, che crea un comportamento molto simile ad un differenziale a slittamento limitato (dunque il sistema Electronic Q2 "simula" elettronicamente la presenza di un differenziale autobloccante). In particolare, l'impianto frenante anteriore, in condizioni di accelerazione in curva, interviene opportunamente sulla ruota interna, incrementando così la motricità della ruota esterna (più caricata), ripartendo la coppia tra le ruote motrici anteriori in modo variabile secondo le condizioni di guida e del fondo stradale.

Alfa DNA. Il nuovo modello è dotato del sistema Alfa DNA. Agisce su motore, freni, sterzo, sospensioni e cambio, consentendo tre diversi comportamenti della vettura, in base allo stile di guida più adatto alla situazione o ai desideri di chi guida: sportivo (Dynamic), urbano (Normal), di massima sicurezza anche in condizioni di bassa aderenza (All Weather). Il selettore DNA si trova davanti alla leva del cambio, sul tunnel, e consente di scegliere fra una delle tre modalità spostando la levetta (la scelta viene visualizzata sia con l'accensione di un led specifico sia con un messaggio sul quadro di bordo).

Più libera dai controlli. Se si preferisce un impiego più sportivo è sufficiente spostare la levetta in posizione Dynamic: in questo modo il sistema rende il VDC e l'ASR meno intrusivi (la dinamica della vettura è un po' più "libera" dal controllo elettronico, ma sempre pronta a rimediare a sbagli del guidatore) e contemporaneamente attiva il sistema Electronic Q2. Inoltre, sempre in modalità Dynamic, l'Alfa DNA interviene anche sullo sterzo e sul motore (modificando la curva d'erogazione della coppia e la risposta all'acceleratore). Lo sterzo diventa meno servoassistito e dà una sensazione più sportiva.

La nuova funzione "Pre-Fill". In modalità Dynamic del DNA, sulla Giulietta debutta anche il "Pre-Fill", che offre al guidatore la massima prontezza in frenata attraverso il sistema VDC. In dettaglio, la centralina di controllo riconosce, dalla velocità di rilascio del pedale dell'acceleratore, la volontà del guidatore di effettuare una frenata. A questo punto il VDC incrementa di alcuni bar la pressione all'interno dell'impianto frenante recuperando tutti i giochi e creando la sensazione di prontezza nel generare la frenata e riducendone i tempi. Scegliendo invece "All Weather" sul selettore, il DNA Alfa rende l'auto più controllabile anche su fondi a bassa aderenza (per esempio sul bagnato o sulla neve), intervenendo sul controllo della dinamica del veicolo in quanto abbassa la soglia di intervento del VDC.

Emilio Brambilla