L'Alfa Romeo Giulietta con il cambio a doppia frizione Alfa TCT (Twin Clutch Transmission) non ha tradito le aspettative: la lunga attesa - era stata annunciata al Salone di Parigi nel 2010 - si è conclusa oggi, sulla pista di Prova di Balocco. Cominciamo subito col dire che il cambio TCT a sei marce è abbinato alle motorizzazioni Multijet II di 2.0 litri di cilindrata da 170 cavalli e al 1.4 MultiAir Turbobenzina da 170 cavalli, che abbiamo scelto per la nostra prima presa di contatto.
Manovre semplici. Le differenze rispetto alle Giulietta manuali si limitano all'indicatore delle marce inserite nel display centrale, ai paddle dietro il volante (optional) e ovviamente alla leva del cambio, sul tunnel: rifinita da una cuffia morbida e con le indicazioni luminose, si manovra senza applicare uno sforzo eccessivo e senza produrre rumori. Rilasciando il pedale del freno, la vettura si mette in movimento: il trascinamento è progressivo e si possono effettuare manovre di precisione a bassa velocità come con un cambio automatico tradizionale.
Esalta il confort. Sin dai primi metri si posso apprezzare la fluidità e la dolcezza dei passaggi tra una marcia e l'altra: siamo in pista, ma prima di tutto proviamo a muoverci come se fossimo nel traffico. Il motore cambia marcia già a bassi giri, talvolta in modo impercettibile, dando quasi la sensazione di prendere velocità senza soluzione di continuità. Il confort è un bel biglietto da visita per la Giulietta e questo TCT sembra assecondare l'attitudine turistica della vettura. Un tocco sui paddle e per qualche secondo si attiva la modalità manuale, utile per anticipare e rendere più veloci le scalate temporanee, per esempio prima di un sorpasso. Il TCT, inoltre, è compatibile con la funzione Start&Stop.
Asseconda la sportività. La Giulietta TCT ha due anime. Lo si scopre non appena si sposta il selettore Dna sulla posizione Dynamic e si porta il cambio sulla modalità manuale sequenziale. Entrambe le operazioni condizionano il comportamento del cambio: per rapidi che siano, i cambi marcia restano progessivi, morbidi, per effetto del lavoro delle frizioni e i passaggi da un rapporto all'altro sono silenziosi. Le qualità del cambio, insomma, sono coerenti con le caratteristiche dinamiche della Giulietta, sì sportiveggiante ma mai estrema.
Comandi manuali. I paddle al volante (a richiesta in cambio di un esborso supplementare di 150 euro) condizionano i modo decisivo il piacere di guida e consentono un utilizzo più esteso del cambio. Va detto che la logica che lo governa è da un lato protettiva, nel senso che impedisce di passare al rapporto inferiore se i giri motore sono troppo elevati (il rifiuto della marcia si esprime con un bip), dall'altro mantiene il rapporto scelto anche quando viene raggiunto il limite del fuorigiri.
Prezzi e prestazioni. La Giulietta TCT è già ordinabile (da settembre a oggi pesa già per il 15% degli ordini totali) a prezzi compresi fra i 25.020 euro della 1.4 MultiAir Turbo Progression ai 27.920 della Exclusive e dai 28.420 della 2.0 Multijet II Progression ai 31.320 della Exclusive a gasolio. Secondo i dati dichiarati dalla Casa, la TCT a benzina raggiunge i 218 km/h di velocità di punta, accelera da 0 a 100 orari in 7,7 secondi e consuma 5,2 litri di verde ogni 100 km con 121 g/km di CO2. La Giulietta TCT a gasolio, infine, tocca i 218 di velocità massima, impiega 7,9 secondi per passare da 0 a 100 orari, consuma 4,5 litri per 100 km ed emette 119 grammi di CO2 al chilometro.
Da Balocco, Carlo Di Giusto
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