Gioca a far la dura con un muso che più aggressivo era difficile immaginarselo, e poi scopri che la trazione integrale non arriverà su nessuna versione (tranne, nel 2011, l?ibrida). Questione di costi, ma non solo: le crossover piacciono sempre di più come "familiari" a tutto tondo, proprio a chi della trazione integrale può fare tranquillamente a meno.

La 3008 ha dimensioni che la rendono adatta come sostituta di una station wagon, ha un bel bagagliaio, ma, soprattutto, offre quel che piace a chi cerca questo genere di vetture: un posto guida comodo e bello alto. All'interno la qualità si vede e si tocca e c?è tanto spazio. Si sta comodi, anche dietro; ma il divano non scorre avanti e indietro (fatto abbastanza comune sulle monovolume) e non ha lo schienale reclinabile. Grazie alla mancanza della trazione posteriore, il vano bagagli è notevole e molto ben sfruttabile. C?è, tuttavia, un difetto: manca la ruota di scorta, sostituita da un kit di riparazione...

La 3008 ha un?apparenza massiccia e non è certo un peso piuma (1.587 kg in condizioni di prova), ma il suo 1.6 HDI da 110 CV è uno dei migliori turbodiesel in circolazione e nei test di accelerazione e ripresa non delude. Il cambio ha innesti precisi e rapporti perfetti per una guida turistica, con una sesta che permette di viaggiare a 130 all?ora a 2.850 giri al minuto. E poi ci sono i consumi, sorprendenti: la percorrenza media è di 14,3 km con un litro di gasolio.

Nelle prove in pista la 3008 si muove con agilità e il suo baricentro alto non disturba mai i cambi di corsia, grazie alla buona taratura degli ammortizzatori. La 1.6 HDi, tra l?altro, non ha il Dynamic Rolling Control (sistema idraulico che collega i due ammortizzatori posteriori, per garantire un assetto piatto anche nelle manovre d?emergenza, di serie sulle più potenti 1.6 THP a benzina e 2.0 turbodiesel), ma supera il test di stabilità in curva senza problemi, con giusti interventi dell?Esp. Buono pure il confort, sia acustico sia delle sospensioni, e rassicuranti le frenate.