Che l’Italia sia uno scrigno di gioielli e di tesori d’arte è risaputo: si dice che nella nostra Penisola si concentri non meno del 60% di tutti i beni culturali esistenti al mondo, con opere ed edifici che coprono un arco temporale esteso dalla preistoria ai giorni nostri. È, però, altrettanto noto il fatto che non sempre queste ricchezze artistiche sono adeguatamente conservate, tutelate e valorizzate. Certo, spesso è un tema di risorse: mantenere, restaurare, rendere visitabili edifici con secoli di storia sulle spalle comporta oneri non sempre alla portata delle pubbliche amministrazioni o, in alcuni casi, di proprietari privati. Fortunatamente esistono realtà che, con proprie risorse, ma anche in virtù di donazioni e del benemerito apporto di volontari, cultori dei beni artistici, si assumono il compito di tutelare edifici e opere che, altrimenti, rischierebbero il degrado. Il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), le cui storie e azioni descriviamo nelle pagine del volume, è una di queste e Quattroruote, con Qtour, ne ha voluto sottolineare il ruolo. Grazie alla collaborazione con il Fondo e con la Citroën, che ne è partner, abbiamo individuato, percorso e descritto dieci itinerari che permettono di visitare, oltre a numerose altre bellezze del nostro Paese, un numero significativo di Beni del FAI: ville, castelli, abbazie, collezioni, scelti tra quelli aperti al pubblico, che il Fondo tutela, conserva, restaura e rende fruibili. Tesori spesso poco conosciuti o un po’ nascosti, che il volume ha inteso valorizzare, raggiungibili con strade – quando possibile – scelte tra le più piacevoli per chi guida. Se il caso, anche un’auto elettrica.