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Jeep
Con un nome che denuncia grandi ambizioni, l'Avenger è più corta della Renegade di ben 16 centimetri, ma non sembra. E conquista subito un primato: inaugura l'evo elettrico del marchio
Sedici centimetri. Più o meno una spanna. È quanto separa, in lunghezza, l’inedita Avenger dalla sorella maggiore Renegade. Da quei 16 centimetri passa una rivoluzione annunciata: la Jeep più piccola di sempre è la prima del marchio americano a vantare una versione totalmente elettrica. E già questi due atout denunciano lo spessore del modello, che, se è la baby di casa, non si propone certo come il meno importante della gamma. Del resto, persino nel nome – letteralmente "vendicatore" –, che nell’immaginario collettivo richiama il mondo dei supereroi, si annida tutta la spavalderia di un'auto il cui ruolo trascende con ogni evidenza la taglia.
Dal nome al design è un'auto con tanti papà. La nuova Jeep Avenger è più piccola della sorella Renegade, ma vanta uno stile decisamente più riuscito, con proporzioni meno “tozze”. Assomiglia più alla Compass: oltre alla stessa forma del montante posteriore, sono molto simili l'effetto ottico del tetto galleggiante e il parabrezza inclinato.
Le sue forme sono state svelate l’8 settembre, nell’ambito di un evento comunicativo battezzato "4xe Day", nel quale la Jeep ha mostrato, oltre alla piccola Suv, altri due modelli a batteria (li ricordiamo a pagina 38) e ne ha annunciato un misterioso quarto. In realtà, il battesimo ufficiale della Avenger è fissato al Salone di Parigi, il 17 ottobre, con atterraggio sul mercato a inizio dell'anno prossimo. Quattroruote, però, l’ha già vista dal vivo, in anteprima assoluta. Ci siamo persino – un po’ abusivamente, per la verità – seduti dentro, ma non possiamo rivelare nulla degli interni, che sono "secretati" fino al 17. Però, almeno una cosa ve la diciamo: si sta comodi, anche dietro, con un discreto spazio per le ginocchia. E lo facciamo perché è importante saperlo, in un’auto, una piccola Suv, lunga poco più di quattro metri. Per la precisione, 4,08: questo è un dato pubblico. E con un bagagliaio che dovrebbe aggirarsi sui 320 litri.
La taglia, insomma, come fattore chiave. Che dice molto sul posizionamento di quest’auto. Che cos’è la Avenger? La sostituta della Renegade? No, non con un gap di 16 centimetri. Certo, come abbiamo già scritto nei mesi scorsi, insiste sullo stesso segmento di mercato, quello delle Suv di fascia B. Però va ad occuparne la porzione inferiore e, per un certo periodo, affiancherà la Renegade, sdoppiando così l’offerta della Casa nella popolare categoria delle crossover compatte. Ma non si faranno la guerra, le due Jeep, in un'arena già piuttosto affollata? In Stellantis sono convinti di no, poiché, a loro detta, si rivolgono a pubblici – e utilizzi – leggermente diversi: la Avenger a coppie giovani e single, con alta incidenza di donne; la Renegade a famiglie con uno o due bambini piccoli e anche a single, ma in prevalenza maschi. Più urban chic l’Avenger, piú outdoor e avventurosa la Renegade. In ogni caso, al di là di queste categorie, care ai marketing manager che si occupano di profilazione cliente e strategie commerciali, sembra che alla Avenger i panni della bimba di casa vadano un po' stretti. Dal vivo, la nuova Jeep si dà, per così dire, arie da grande, usando artifici visivi che le conferiscono una presenza scenica più importante di quanto le sue misure farebbero pensare. Allora, avendola osservata da vicino, possiamo fare quelli che "smascherano" l'illusionista (in questo caso, il designer) rivelando i segreti dei suoi trucchi. Magia numero uno: il montante anteriore arretrato, così da far sembrare il cofano più lungo. Magia numero due: uno stile da Jeep "adulta", che la inserisce di diritto nella genalogia della Grand Cherokee e la apparenta più direttamente alla sorellona Compass, soprattutto nel frontale, nel disegno del montante posteriore e nell'effetto sospeso del tetto. Magia numero tre: alcuni dettagli che allargano la sezione frontale e di coda, come i parafanghi sporgenti e le luci posteriori circondate da un contorno nero che le amplia, come la matita cosmetica per l'occhio, estendendole in orizzontale.
Insomma, tutte cose che avvicinano la baby Jeep alla fascia superiore più che allontanarla. Del resto, se ti chiami Avenger non puoi startene lì in un angolo, zitta e buona. Anche perché la tua arma segreta ce l'hai comunque: la trazione elettrica. Almeno finché sei l'unica a esibirla. Al proposito, alla Jeep non hanno rilasciato informazioni tecniche, se non una generica indicazione sul target di percorrenza: circa 400 km (naturalmente dichiarati, nel ciclo Wltp). Ora, conoscendo la piattaforma su cui nasce – che la si chiami Stla small oppure no, si tratta comunque di un'evoluzione della Cmp ex PSA, cioè quella di Peugeot 208 e 2008, di Opel Corsa e Mokka e così via –, si possono fare delle deduzioni. Le varianti elettriche di quei modelli avevano fino a ieri tutte il taglio di batteria da 50 kWh e il motore da 136 CV, con un'autonomia che si attestava in media poco sotto i 350 km, ma stanno progressivamente beneficiando di un aggiornamento che regala un kilowattora in più alla batteria e 14 cavalli aggiuntivi al motore. Molto probabile che sia questo il package ritagliato addosso alla Avenger. Parlando di una Jeep, poi, non dovrebbe mancare una variante 4xe, con la trazione integrale elettrica assicurata da un'unità supplementare al retrotreno. Ma la sigla 4xe individuerà anche la plug-in, al top della gamma ibrida, che arriverà in un secondo tempo. Per l'Italia, poi, ci sarà pure una versione solo termica. Parola di ceo (vedere, più in basso, l'intervista a Christian Meunier). Sarà, è chiaro, a benzina, il diesel non è previsto. Oggi sopravvive su Renegade e Compass, sempre più "esule in patria" all'interno di un marchio che vuol essere 100% elettrico in Europa nel 2030.
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